Caleffi, il coronavirus pesa sui ricavi

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Il devastante impatto dell’epidemia COVID-19 sull’economia mondiale e in particolare su quella italiana ha comportato una riduzione dei ricavi di Caleffi nel primo trimestre dell’anno. Il fatturato della società specializzata in articoli home fashion nei primi tre mesi del 2020 si è attestato a 9,8 milioni di euro circa. Il dato risulta in contrazione rispetto ai 12,8 milioni di euro circa del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Bene il canale e-commerce

La flessione dei ricavi era inevitabile, vista la chiusura dei numerosi negozi di proprietà e clienti del Gruppo Caleffi (MIL:CLF) presenti su tutto il territorio nazionale e all’estero. Da segnalare però l’ottima performance dei canali e-commerce e loyalty, con un incremento rispettivamente del 32% e 13% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Tale risultato ha consentito solo parzialmente di compensare le chiusure dei negozi.

Le previsioni economiche e finanziarie verranno riformulate non appena i provvedimenti normativi relativi alle restrizioni alle aperture dei negozi e alla circolazione delle persone saranno definitivamente eliminati. Solo con il ritorno alla “normalità”, il Gruppo potrà effettuare una puntuale analisi delle conseguenze del COVID-19 sulle proprie attività, anche in funzione del Piano Industriale 2020-2022 approvato.

Caleffi definisce il nuovo assetto di governance

Il Consiglio di amministrazione della società, inoltre, ha definito il proprio assetto di governance in occasione di questa prima riunione post-nomina. In estrema sintesi, Rita Federici confermata Vice-Presidente e Consigliere Delegato Stile. Guido Ferretti nominato Consigliere Delegato Corporate – Supply Chain. Raffaello Favagrossa  confermato Consigliere Delegato Mercato e Prodotti.

Caleffi, con sede a Viadana (MN), è stata fondata nel 1962 da Camillo Caleffi. Si occupa della produzione e commercializzazione di articoli di lusso per la casa. In breve tempo caleffi è diventata un leader nel segmento, con una rete di circa 1.800 punti vendita in Italia. 400 invece i punti vendita nel resto del mondo.  Tale portafoglio garantisce un’elevata riconoscibilità e notorietà con marchi propri e in licenza, tra i quali Roberto Cavalli, Diesel, Trussardi, Disney e Marvel.

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