Non solo quando si arriva a ridosso del pensionamento è importante sapere l’importo dell’assegno mensile che si andrà a percepire. È utile, infatti, riuscire a prevede con un certo anticipo quale sarà la pensione futura. In questo modo, se si tratta di una cifra bassa, si potrà correggere il tiro integrando la somma con, magari, una pensione complementare. Questo per non rimanere, poi, al momento del pensionamento, con un reddito troppo basso. E che non consente di vivere dignitosamente. Il calcolo della pensione per chi ha stipendio medio di circa 2.000 euro non è difficile, soprattutto se non ci sono versamenti prima del 1996.
Gli elementi che servono per calcolare la pensione futura
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Ma cerchiamo di capire, inizialmente, quali sono gli elementi che ci occorrono per calcolare la futura pensione. Innanzitutto lo stipendio medio su cui calcolare la contribuzione versata. L’aliquota contributiva, per i lavoratori dipendenti, è del 33%. Se si prende uno stipendio lordo di circa 2.000 euro, quindi, i contributi versati mensilmente sono di circa 660 euro.
Serve, poi, sapere il numero di anni di contributi. Questo è un dato che fa cambiare molto l’importo spettante perché un conto è accedere con 20 anni di versamenti e un conto, magari, è accede con il doppio. Determinante, infine, è l’età di accesso. Questa, infatti, andrà ad incidere sul coefficiente di trasformazione applicato.
Stipendio di 2.000 euro e massimo contributivo
Supponiamo che il lavoratore, che ricade interamente nel sistema contributivo, lavora dal 1996 ed ha versato, ad oggi, 26 anni di contributi. Supponiamo poi, che voglia arrivare a 43 anni di contributi prima di pensionarsi. E che accederà alla pensione a 64 anni. L’importo della sua pensione è dato dal montante contributivo che con 43 anni di contributi è pari a 368.940 euro per uno stipendio medio di 2.000 euro al mese.
Applicando il coefficiente di trasformazione di 5,060% relativo ai 64 anni, avrà diritto ad una pensione annua di 18.668 euro. Pari ad una pensione mensile di 1.436 euro circa. Se lo stesso lavoratore decidesse di restare al lavoro fino ai 67 anni la sua pensione annua sarebbe di 22.003 euro. Ovvero una pensione mensile di 1.692 euro.
Calcolo pensione per chi ha stipendio medio di 2.000 euro al mese
Discorso diverso, invece, se il lavoratore con stipendio di 2.000 euro al mese decidesse di andare in pensione con 20 anni di versamenti soltanto. In questo caso, a 67 anni, spetterebbe una pensione annua di 9.566 euro. Pari a una pensione mensile di 735 euro.
Per alzare l’importo della futura pensione, quindi, è necessario continuare a versare contributi costanti. E, sicuramente percepire retribuzioni medie di un importo dignitoso. Ma è essenziale anche versare per quanti più anni possibile. Ed andare in pensione il più tardi possibile perché il coefficiente che trasforma i contributi in pensione cresce al salire dell’età.
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