La passione per l’arte in tutte le sue sfumature come talento che pulsa per venire fuori attraverso le tecniche del modelling e del painting. Dalla Divina Commedia ad Antonio Canova (pittore e scultore) passando per Elisabeth Taylor. Le rappresentazioni diventano fantasie di zucchero tra le mani di Angela Natale, cake designer di fama nazionale che utilizza materiali edibili per tutte le sue creazioni. E tra le sue mani nascono dolci meraviglie. Vere opere scultoree in cui il dettaglio è il punto di massima espressione del proprio talento. Lavora per diversi marchi organizzando corsi e tutorial dimostrativi e porta a casa diverse medaglie dalla partecipazione a concorsi nazionali e internazionali.
Come ha iniziato quest’hobby che poi è anche una professione?
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«Ho iniziato nel 2014 quando nel mercato della pasticceria fa ingresso la pasta di zucchero come alternativa alla panna. Ho preparato la torta per i compleanni dei miei figli e ho iniziato a modellare i personaggi dei cartoon. Poi qualche amica mi ha chiesto di preparare dolci analoghi e i miei inizi partono da qui. Un po’ per caso».
E poi?
«Poi l’impulso forte e motivazionale è arrivato con l’incarico di Enzo Miccio, wedding planner e presentatore televisivo che mi ha commissionato un lavoro per un evento. È rimasto contento e questo mi ha dato fiducia, mi ha spinto a continuare. Così ho proseguito e ho iniziato a partecipare a concorsi nazionali e internazionali». E la Cake designer con l’arte dello zucchero si fa strada tra i numerosi competitor del settore.
Si parla di arte eppure siamo nell’ambito della pasticceria…
«Sì perché le rappresentazioni, i disegni sono realizzati con materiali commestibili ma sono sempre più sofisticati. La torta rappresenta per me la tela su cui dipingere o realizzare sculture».
Cake designer con l’arte dello zucchero Angela Natale conquista Enzo Miccio. Cosa utilizza per i suoi lavori?
«Parliamo di materiali edibili cioè commestibili ma la maestria è la stessa. Lavoro con la ghiaccia reale, la pasta di zucchero, la pasta frolla e il wafer paper, che sarebbe la cosiddetta ostia».
Parlava di concorsi, in cosa consistono?
«Sono delle reali competizioni dove viene dato un tema e occorre produrre la propria rappresentazione. Ad esempio per il settecentesimo anniversario di Dante ho partecipato al “Dante International contest”. Ho ripreso l’Opera e ho scelto il Canto di Paolo e Francesca che ho rappresentato attraverso le mie mani. Ho ricevuto il Gold merit. Poi ho vinto l’oro al “Raffaello Contest on air 2020” e l’argento all’“Italy International cake show”». Così Natale Cake designer con l’arte dello zucchero conquista i palati raffinati d’Oltralpe.
Lei trasmette anche quest’arte agli altri? Ha degli allievi?
«Sì. Dal 2015 al 2020 nell’ambito della Federazione di Pasticceria ho tenuto diversi corsi come docente. Durante il primo periodo della pandemia e i lockdown, a casa ho potenziato le mie abilità esercitandomi molto e preparandomi ai concorsi. Adesso mi contattano delle aziende e sponsorizzano tutorial e corsi dimostrativi dei loro prodotti. Poi molti mi seguono attraverso le mie pagine social».
Cake designer con l’arte dello zucchero Angela Natale conquista Enzo Miccio. È quello che voleva fare da grande?
«Ho frequentato il Liceo classico ma volevo iscrivermi al Liceo artistico. Sicuramente ho sempre sognato di lavorare nel Mondo dell’arte, tant’è che le materie che più si avvicinavano a tale ambito erano quelle in cui riuscivo di più. Questa passione è venuta fuori anche dopo e si esprime oggi tramite materiali edibili. Parlo attraverso i miei lavori, le mie mani e mi piace perdermi nei dettagli. Ad esempio per la realizzazione sulla Divina Commedia il dettaglio era la lacrima di Dante cui ho dedicato il massimo del mio impegno».
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