La crisi del petrolio è cosa nota. Meno note, invece, le prospettive future. Per questo in molti si chiedono: Buy&Hold su azioni petrolifere, è possibile?
Guardando all’andamento delle Borse, le azioni del settore petrolifero dimostrano, come prevedibile, un certo ritardo rispetto al resto dei mercati.
Comprare titoli energetici per lasciarli in portafoglio per anni?
Indice dei contenuti
Prendendo come punto di riferimento il mercato Usa, termometro delle piazze di scambio internazionali, l’SPDR S&P 500 ETF Trust, progettato per tracciare l’indice dell’azionario S&P 500 ha perso solo il 9,3% da inizio anno. Viceversa l’Energy Select Sector SPDR ETF, focalizzato sui maggiori rappresentanti energetici dell’S&P 500 è sceso di oltre il 36%. Ma andando al di là delle considerazioni generali, ci sono possibilità di dar vita ad una strategia Buy&Hold su azioni petrolifere. E’ possibile comprare titoli energetici per lasciarli in portafoglio per anni? In questo caso la risposta appare complessa. Comprare azioni petrolifere, anche delle Big Oil, è un investimento rischioso allo stato attuale dei fatti. Quanto accaduto con Shell, che ha tagliato del 66% il suo dividendo, dimostra che anche i grandi non sono esenti dalla crisi. Le prospettive a breve termine per l’industria sono nella migliore delle ipotesi incerte.
Buy&Hold su azioni petrolifere: è possibile?
Non sono rassicuranti nemmeno gli ultimi sviluppi visti sui prezzi del petrolio. Ancora più speculativa appare, adesso, una strategia Buy&Hold su azioni petrolifere: è possibile? Chi non ha un profilo di rischio alto, dovrebbe evitare del tutto. Ma per chi volesse tentare si può suggerire di puntare a chi nella storia, ha dimostrato di farcela anche nei momenti difficili. Qualcosa come Exxon Mobil con il suo rendimento attualmente del 7,9%. Un vantaggio competitivo può essere rappresentato da quei 37 anni di aumento del dividendo. Aumento continuato che gli conferisce lo status di Aristocratico. Un’interessante occasione d’acquisto per investitori tolleranti al rischio potrebbe Enterprise Products Partners. Infatti pur non godendo della popolarità delle altre Big Oil, può però sfruttare una delle più grandi reti di impianti e logistica degli Stati Uniti. Pur pagando costantemente dividendi, l’azienda ha deciso da tempo di provvedere a mettere in ordine i suoi conti e le spese. Una strategia che potrebbe favorirla adesso.