Ogni giorno in cucina si buttano via risorse preziose. Basti pensare che solo nel 2019 in Italia il valore del cibo sprecato equivale a 15.034.347.348 euro. Eppure valorizzare il cibo è importante non solo per l’ambiente, ma anche per il portafoglio! Per utilizzare tutti gli ingredienti, si può imparare a cucinare con quelli che normalmente appaiono come scarti. Per esempio, i ciuffi delle carote. Oppure, un liquido che solitamente finisce direttamente nel lavandino. Buttare l’acqua dei legumi in scatola è un grave errore, ecco come utilizzarla.
Cos’è l’aquafaba e a cosa serve in cucina
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I legumi in scatola, come ceci e fagioli, sono immersi in un liquido noto come aquafaba. Questo liquido può essere ottenuto anche a partire dai legumi secchi. Bisogna però farli bollire per ore.
Quando si comprano i legumi inscatolati, invece, si ha dell’aquafaba già pronta a disposizione. Spesso si scolano ceci e fagioli e il liquido finisce nello scarico. Ma buttare l’acqua dei legumi in scatola è un grave errore, ecco come utilizzarla.
L’aquafaba è un ingrediente utilizzato soprattutto nella cucina vegana. Il motivo è che può sostituire gli albumi. Infatti, il liquido dei legumi si può facilmente montare a neve. Ne bastano tre cucchiai per sostituire un uovo. Grazie all’aquafaba, si possono preparare dolci quali meringhe, gelati e mousse. Ma non solo.
La ricetta della maionese con l’acqua dei legumi in scatola
L’aquafaba non è utile solo per la preparazione dei dolci. Può essere sfruttata anche per ricette salate. Per esempio, ecco come preparare un’alternativa alla maionese. Ecco gli ingredienti:
a) 100 ml di aquafaba;
b) un cucchiaino di aceto;
c) un cucchiaino di senape;
d) 200 ml di olio di semi.
Procedimento
a) Unire in una ciotola l’aquafaba, l’aceto e la senape;
b) frullare assieme gli ingredienti;
c) aggiungere a mano a mano l’olio, continuando a montare.
Non resta che gustare la propria salsa ottenuta con un ingrediente di scarto!