Buono postale 4 anni Plus contro buono fruttifero 4 anni risparmio semplice: chi vince la sfida dei rendimenti?

Due buoni postali a confronto-Foto da imagoeconomica

Oggi metteremo a confronto alcuni prodotti tipici del risparmio postale per vederne pro e contro. È pur vero che si tratta di strumenti d’investimento accomunati da tanti elementi, ma non mancano le sfumature che cercheremo di evidenziare. Dunque, buono postale 4 anni Plus contro buono fruttifero 4 anni risparmio semplice: chi vince la sfida dei rendimenti?

Ovviamente come detto non ci soffermeremo solo sul lato dei potenziali guadagni ma andremo oltre. Entriamo nel vivo!

Gli elementi di comunanza

Partiamo dagli elementi di comunanza, che non sono affatto pochi. Il primo e più evidente è sicuramente la durata, pari a 4 anni su entrambi i fronti. In entrambi i casi abbiamo lo stesso emittente, CDP, quindi i soldi ivi confluiti godono della garanzia dello Stato. Quindi il rapporto durata/rischio può dirsi praticamente identico.

Su questi prodotti l’emittente non prevede spesa di gestione, dalla sottoscrizione fino al rimborso, sia a scadenza che anticipato. Il riscatto dei buoni, infatti, è sempre ammesso durante il periodo di maturazione ed entro i termini di prescrizione.

Sul fronte spese le uniche eccezioni attengono a quelle di natura fiscale. La ritenuta sugli interessi è del 12,50%, mentre l’imposta di bollo del 2×1.000 si calcola nei modi, casi e tempi previsti dalla Legge.

Il buono postale 4 anni Plus

A partire dal 5 ottobre l’emittente ha sostituito il ‘vecchio’ buono 3 anni Plus (quindi oggi non più sottoscrivibile) con il buono 4 anni Plus. In pratica è aumentata la durata ma anche il rendimento. Infatti quello annuo lordo finale è del 3,00% (2,64% netto), mentre l’omologo a scadenza del 3 anni Plus era del 2,00% lordo.

Soffermiamoci sulle condizioni economiche. Gli interessi sono fissi e costanti, quindi senza alcuna previsione di step dalla sottoscrizione al termine. Ancora, essi arrivano a scadenza al netto degli oneri fiscali e insieme al rimborso del buono. Se riscattati anticipatamente danno diritto solo al capitale nominale versato (taglio minimo 50 € e multipli) e stop.

Infine, i coefficienti per la determinazione del montante lordo e netto (di sola ritenuta) finale sono pari a:

Buono postale 4 anni Plus contro buono fruttifero 4 anni risparmio semplice: chi vince la sfida dei rendimenti?

Il buono 4 anni risparmiosemplice si può sottoscrivere solo nell’ambito di un Piano di Risparmio risparmiosemplice. In sostanza mentre il titolo precedente prevede il versamento del capitale in un’unica soluzione, questo buono da modo di accantonare gli importi periodicamente. Cioè si riesce a costruire un capitale nel tempo mediante accumulo di tanti piccoli importi (taglio minimo 50 € e multipli).

Inoltre l’emittente prevede un rendimento premiale al raggiungimento di un minimo di 24 sottoscrizioni periodiche. L’interesse a premio (3,50%) è ovviamente maggiore dell’interesse standard (1,50%) ed è applicato su ogni buono sottoscritto all’interno del Piano e portato a scadenza.

In definitiva, i tassi e i coefficienti annui lordi e netti (di sola ritenuta fiscale) a scadenza standard e premiali sono i seguenti:

  • 3,50% e 3,08% in merito ai tassi premiali;
  • 1,14752300 e 1,12908263 riguardo ai coefficienti premiali;
  • 1,50% e 1,32% in merito ai tassi annui lordi e netti standard;
  • 1,06136355 e 1,05369311 riguardo al coefficiente lordo e netto standard.

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