Buoni fruttiferi postali, ecco quanto si può guadagnare adesso dopo l’aumento dei tassi della BCE

BCE-Foto da imagoeconomica

L’aumento dei tassi di interesse della BCE ha avuto un impatto significativo sui rendimenti delle obbligazioni.  Buoni fruttiferi postali, ecco quanto si può guadagnare adesso.

La Banca Centrale Europea (BCE) a fine luglio 2022 ha effettuato un nuovo aumento dei tassi di interesse di 0,25 punti percentuali. Adesso il tasso principale di riferimento per il mercato monetario è del 4,25%, livello che non si vedeva da oltre un decennio. Che impatto ha avuto questa decisione sui Buoni fruttiferi postali (BFP)? Quanto rende adesso investire nei principali Buono emessi da Poste italiane? In questo articolo, vedremo quanto rendono i principali BFP dopo l’aumento dei tassi.

Perché i Buoni fruttiferi postali sono tanto amati dai risparmiatori

I Buoni fruttiferi postali sono un’opzione di investimento popolare per i risparmiatori italiani. Questi prodotti finanziari sono offerti da Poste Italiane e sono caratterizzati da una serie di vantaggi, tra cui un rendimento crescente ma conosciuto al momento dell’investimento. Permettono una liquidità immediata perché il disinvestimento di parte o tutto il capitale è immediato e senza penalità. Inoltre i Buoni postali hanno la garanzia dello Stato, perché sono emessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) società controllata dal Ministero del Tesoro.

L’aumento dei rendimenti non è automatico

L’aumento dei tassi di interesse della BCE ha portato a un aumento quasi automatico dei rendimenti sul mercato monetario, che si adegua ai nuovi tassi. Ma se il mercato fa salire i rendimenti delle obbligazioni, questo non accade coi Buoni delle Poste che non sono quotati sul mercato. I rendimenti di questi prodotti finanziari sono stabiliti da Poste arbitrariamente. Questa di volta in volta può adeguare i rendimenti dei Buoni per renderli concorrenziali. Scopriamo, perciò, i rendimenti attuali dei principali BFP.

Buoni fruttiferi postali, ecco quanto si può guadagnare adesso

Il Buono fruttifero postale ordinario ha una durata massima di 20 anni. Al momento della scrittura di questo articolo il suo rendimento per i primi 2 anni era dello 0,5% all’anno. Questo poi cresce fino ad arrivare al 3% nel ventesimo anno.

Il Buono fruttifero 3 Anni Plus ha una durata massima di 3 anni. Questo strumento paga gli interessi solamente alla scadenza del 3° anno, quando viene rimborsato. Al momento attuale i tassi di interesse sono del 2% all’anno per ognuno dei 3 anni.

Il Buono 3×2 ha una durata massima di 3 anni. Paga i tassi di interesse alla scadenza del terzo anno e al momento del rimborso, al sesto anno. Per i primi 3 anni il rendimento è dell’1,25% mentre per i 3 anni successivi il rendimento è del 2,25% annuo sempre al lordo dell’imposizione fiscale.

Infine il Buono 3×4 che ha una durata massima di 12 anni. Questo strumento paga i rendimenti ogni 3 anni e ogni triennio salgono di mezzo punto percentuale. Si parte dall’1,25% lordo annuo dei primi 3 anni e si prosegue con l’1,75% del secondo triennio. Nel terzo triennio il rendimento sale al 2,25% e negli ultimi 4 anni il rendimento è del 2,75%.

Buoni fruttiferi postali amati soprattutto per la sicurezza

I BFP sono ancora un’opzione di investimento popolare e sicura per i risparmiatori italiani specialmente se gli importi da investire sono elevati. Infatti il conto deposito, che generalmente ha un rendimento maggiore, tuttavia ha una garanzia dell’importo investito fino a 100.000 euro. Invece i Buoni postali tutelano il capitale dell’investitore. Anche 1 milione di euro o più sono al sicuro con i Buoni fruttiferi postali, ecco perché sono sempre molto richiesti.

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