In uno scenario di rendimenti in calo, l’ideale è allungare il più possibile l’orizzonte dell’investimento. BTP o conti deposito possono essere due valide soluzioni per un investimento a 5 anni.
Sul mercato monetario e obbligazionario i rendimenti hanno iniziato a calare e questo fenomeno si protrarrà probabilmente per i primi mesi del nuovo anno. In questo contesto la strategia vincente è quella di allungare il più possibile l’orizzonte dell’investimento. In questo modo potremo godere più a lungo degli elevati tassi attuali. Immaginando di volere investire per i prossimi 5 anni, abbiamo due soluzioni: puntare su un BTP oppure su un conto deposito. Su quale dei due conviene puntare?
Caratteristiche del Buono del Tesoro scadenza nel 2028
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BTP o conto deposito? Prima di fare una scelta occorre capire le caratteristiche dei due strumenti. Ipotizziamo di investire in un BTP con vita residua 5 anni, per esempio quello scadenza dicembre 2028 (Isin: IT0005340929). Questo Buono del Tesoro poliennale è un titolo di Stato italiano, emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’obbligazione governativa offre una cedola annuale del 2,80%, in due tranche semestrali pari all’1,4%. Quindi ogni 1.000 euro di investimento nominale, ogni sei mesi il BTP pagherà 14 euro lorde. Questo titolo è negoziabile sul mercato secondario, ovvero può essere comprato e venduto prima della scadenza, sul mercato MOT di Borsa italiana.
Come funziona un conto deposito a 5 anni
Un conto deposito a 5 anni è una alternativa al BTP. Questo prodotto bancario consente di depositare una somma di denaro per un periodo di tempo prestabilito, in cambio di un interesse garantito. Un conto deposito può essere vincolato o svincolabile. Nel primo caso, il denaro non può essere ritirato prima della scadenza, ma offre un tasso di interesse più alto. Nel secondo caso, il denaro può essere ritirato in qualsiasi momento, ma offre un tasso di interesse più basso. I soldi depositati su un conto deposito sono garantiti fino a 100.000 euro dal Fondo interbancario tutela dei depositi (FIDT). Il capitale eccedente quella cifra non viene garantito in caso di fallimento della banca.
BTP o conto deposito: quale scegliere?
La scelta tra BTP e conto deposito dipende dai tuoi obiettivi, dal tuo profilo di rischio e dalle condizioni di mercato. In generale, il BTP offre un rendimento potenzialmente incerto in caso di vendita anticipata, anche negativo. Invece un rimborso anticipato dell’investimento nei conti deposito non porterà nessuna perdita, magari a un mancato potenziale massimo guadagno.
Ma quanto rendono oggi i due strumenti finanziari? Immaginiamo di volere investire 30.000 euro per i prossimi 5 anni. Al momento della scrittura dell’articolo il BTP aveva un prezzo, 98,7 centesimi. Acquistato a questo prezzo, il guadagno netto a scadenza sarà attorno ai 4.000 euro, tra guadagno in conto capitale e flusso cedolare. Questa cifra è però al lordo delle commissioni di intermediazione.
Al momento dell’analisi alcuni conti deposito a 5 anni offrivano rendimenti superiori al 6%. Un investimento di 30.000 euro porterebbe ad avere un guadagno superiore ai 6.700 euro netti per un deposito vincolato
Non lasciamoci guidare solo dal tasso di rendimento
In conclusione, non esiste una risposta univoca alla domanda su quale sia la soluzione migliore tra il BTP e il conto deposito a 5 anni. Il Conto deposito offre di più, ma entrambe le opzioni hanno pro e contro, che vanno valutati in base alle proprie esigenze e aspettative. Inoltre non bisogna trascurare che in una fase di calo dei rendimenti l’investimento in BTP potrebbe essere vantaggioso. Perché? Lo puoi scoprire leggendo l’articolo: conviene investire adesso nei BTP? Ecco tutto quello che si deve sapere su questi strumenti d’investimento.