BTP Italia al 7% era un miraggio ma molti ci hanno creduto. Attenzione a quello che si crede a volte la realtà è diversa!

Rendimento dei BTP-Foto da pixabay.com

Non è uno scherzo del destino, ma a volte anche il reddito fisso (meglio: base fissa e anima variabile) può riservare ciò che non ti aspetti. Cioè un flusso cedolare diverso da quello pregustato. Stiamo parlando del BTP Italia marzo 2028 che domani staccherà la prima cedola (14 settembre e 14 marzo) e che forse lascerà di stucco i risparmiatori. Spieghiamo perché il BTP Italia al 7% era un miraggio ma molti ci hanno creduto. Attenzione a quello che si crede a volte la realtà è diversa!

Per comprenderlo partiamo un attimo dal principio per capire come funziona il BTP.

Come funziona il BTP Italia 2028

Il BTP Italia è un bond legato all’inflazione italiana e nello specifico all’Indice FOI (Indice dei prezzi al consumo per Famiglie Operai e Impiegati, senza tabacchi). La cedola è semestrale e, come detto, indicizzata all’Indice FOI del semestre di competenza, pagata in via posticipata. Essa è calcolata moltiplicando il capitale rivalutato per il tasso cedolare annuo diviso per 2 (i semestri).

Anche la rivalutazione del capitale è semestrale e legata all’Indice FOI senza tabacchi, applicato al valore nominale acquistato. Tale rivalutazione è corrisposta unitamente alla cedola del periodo.

Facciamo un esempio. Immaginiamo di aver investito 10mila € e che l’indice FOI nel semestre in questione sia passato da 110 a 118 (CI=1,072727, coefficiente di indicizzazione). I calcoli da fare sarebbero:

  • 10.000 € x 1,072727 = 10.727,27 € (capitale rivalutato);
  • (2% : 2 semestri) x 10.727,27 € = 107,27 € (cedola semestrale);
  • 10.727,27 € – 10.000 € = 727,27 € (rivalutazione del capitale);
  • 107,27 € + 727,27 € = 834,54 € (rivalutazione complessiva);
  • 834,54 € : 10.000 € = 8,345% (tasso di rivalutazione).

Cosa succede in caso di deflazione?

In caso di deflazione nel semestre considerato, la cedola è calcolata moltiplicando il capitale nominale non rivalutato per il tasso cedolare semestrale reale fisso.

Invece per quanto riguarda il capitale non si ha alcuna rivalutazione e non vi è alcun addebito a carico dell’investitore (floor sul capitale).

BTP Italia al 7% era un miraggio ma molti ci hanno creduto. Attenzione a quello che si crede a volte la realtà è diversa!

Ora, il MEF ha appena comunicato che il CI della prima cedola del bond in questione e pari allo 0,339%. Questo lo si ottiene dividendo il valore dell’Indice FOI fissato in fase di collocamento, 118,24194, a quello di riferimento, 118,64333. Poi si somma la cedola semestrale minima garantita dell’1% e dopo gli opportuni calcoli si ottiene un definitivo 1,324% lordo. Da questa cedola semestrale lorda, infatti, andrà sottratto il 12,50% di ritenuta fiscale.

Molti ritenevano che i rendimenti potessero raggiungere anche da subito il 7/8% ma le cose non sono andate proprio così. Anzi, l’accredito della prima cedola lorda sarà di poco maggiore alla cedola semestrale minima garantita (1%). Ecco da dove deriva la “delusione” dei risparmiatori che, come da esempi pubblicati da alcuni siti online e su varie riviste, auspicavano anche ritorni del 7/8%.

In sostanza, il bond regala soddisfazioni se l’inflazione in Italia resterà alta (protegge il potere d’acquisto del capitale). Ma dopo l’exploit del 2022 poi il carovita si è dapprima stabilizzato e ora sta lentamente scendendo.

Arriva il BTP Valore con tassi d’interesse fissi e crescenti

Stiamo cercando di capire perché il BTP Italia al 7% era un miraggio ma molti ci hanno creduto. Ancora, ricordiamo altri due appuntamenti molto importanti da qui ai primi del prossimo mese.

La prima attiene alla riunione della BCE di domani che, secondo noi, dovrebbe portare a un ulteriore aumento del costo del denaro. L’inflazione scende ma molto lentamente, per cui la lotta al carovita sarà lunga. Poi secondo noi potrebbero non esserci più rialzi mentre la BCE potrebbe decidere di tardare il più possibile la fase dei tagli dei tassi o farlo molto lentamente.

Invece dal 2 al 6 ottobre ci sarà la seconda emissione del BTP Valore (durata 5 anni), il bond pensato per le famiglie e i piccoli risparmiatori. Gli elementi chiave del bond riguardano i tassi, fissi e crescenti, le cedole trimestrali e il premio fedeltà.

(n.d.r. Abbiamo ricevuto molte email sull’argomento. Sia chiaro nè il MEF e nè l’attuale Governo hanno delle colpe o dei demeriti, anzi lo strumento proposto ci sembra eccellente. In questo articolo abbiamo posto solo l’accento sul fatto che molti erano rimasti delusi dal rendimento della cedola che verrà presto disitribuita. Il motivo è che forse non avevano bene inteso come avvenisse il calcolo della cedola e i parametri a cui questa fosse legata.  Il fine del BTP italia è quello di proteggere dal carovita e dare un minimo di extrarendimento (la base fissa). Molti lo hanno scambiato per il buono postale degli anni Ottanta con rendimenti da favola! Meglio informarsi bene prima di sottoscrivere uno strumento finanziario!)

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