BTP con cedola stratosferica al 7,25% contro BTP senza cedola: sorprenderà scoprire quale dei due è più conveniente

Investire in BTP-Foto da pixabay.com

Per chi è alla ricerca del migliore investimento con un orizzonte a 36 mesi potrebbe trovarsi ad affrontare un bel dilemma. Meglio il BTP con cedola al 7,25% o un BTP senza cedola, entrambi rimborsati nel 2026?

Se sei alla ricerca di un investimento sicuro e redditizio, potresti essere interessato ai Buoni del Tesoro poliennali, che offrono una cedola fissa. Anche se però esistono delle eccezioni.  Il BTP scadenza ad agosto del 2026 rappresenta una eccezione, infatti non ha cedola. Qualche mese più tardi arriverà a scadenza il BTP novembre 2026 con una cedola eccezionale del 7,25%. Su quale dei due è meglio puntare? Per decidere analizziamo quali sono le caratteristiche, i rendimenti e i vantaggi di ciascuno di questi titoli.

BTP con cedola stratosferica al 7,25%: attenzione al rendimento a scadenza

Il BTP con cedola al 7,25% (Isin: IT0001086567) è stato emesso nel 1996 e ha una scadenza fissata per il primo novembre 2026. Si tratta di un titolo storico, che ha visto il suo valore salire e scendere a seconda delle condizioni del mercato e del rischio paese. La sua caratteristica principale è la cedola annua lorda del 7,25%, che viene pagata semestralmente il primo giorno di maggio e il primo giorno di novembre di ogni anno.

Si tratta di una cedola molto elevata, che riflette il tasso di interesse alto che l’Italia doveva offrire per finanziarsi in quel periodo. Al momento della scrittura dell’articolo il prezzo era di 110,9 centesimi. A questo prezzo il rendimento effettivo a scadenza lordo era del 3,65%. Il rendimento effettivo a scadenza al netto delle imposte era del 2,8%.

Rendimento del titolo poliennale di agosto 2026 senza cedola, di fatto uno zero coupon

Il BTP senza cedola con scadenza agosto 2026 (Isin IT0005454241) è un titolo che è stato emesso nel luglio 2021. Si tratta di un titolo di recente emissione, che riflette la situazione dei tassi di interesse bassi o negativi sul mercato di due anni fa. La sua caratteristica principale è la cedola annua lorda dello 0%, che significa che non paga alcun interesse al possessore.

L’assenza di cedola, che di fatto lo rende uno zero coupon, non significa che il titolo non sia redditizio, anzi. Al momento dell’analisi il prezzo era di 90 centesimi. Con questo valore il rendimento effettivo a scadenza lordo di questo titolo sarà del 3,60%. Data la sua caratteristica di zero coupon e il valore sotto l’emissione, anche il rendimento effettivo netto sarà del 3,6%. Di fatto i due rendimenti coincidono.

Per quali risparmiatori sono adatti i due BTP?

Come si può vedere, i due BTP hanno rendimenti pressoché identici ma hanno caratteristiche diverse e richiedono una diversa strategia di investimento. In generale, possiamo dire che il BTP con cedola stratosferica al 7,25% è adatto per i risparmiatori che desiderano un flusso di reddito annuale.  Questo flusso monetario è dato dalla cedola elevatissima seconda solo a quella del BTP scadenza 2023.

Di contro il BTP 0% agosto 2026 è adatto per i risparmiatori che possono congelare per qualche semestre del denaro. Non hanno necessità di un flusso di reddito e puntano soprattutto sul guadagno in conto capitale. Di fatto usano questo BTP come se fosse un conto deposito, ma con garanzie molto maggiori rispetto al prodotto bancario.

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