Dopo una fase discendente intrapresa da agosto 2021, il BTP pare in procinto di costruire una base di inversione duratura: BTP ad un punto di svolta? Arrivato il momento di acquistare? In questo articolo formuliamo una serie di analisi sia sotto il profilo tecnico, che da un punto di vista macroeconomico, per tentare di dare una risposta al quesito iniziale.
Analisi tecnica
Indice dei contenuti
Dopo una fase ribassista, intrapresa sin dal 2021, dal settembre del 2022 il BTP future sta tentando di costruire una duratura base di ripresa rialzista.
Il minimo segnato nel settembre 2021 ha sinora tenuto, non essendo stato rotto al ribasso.
Ed è interessante notare che il bottom sinora formatosi corrispondeva anche ad un primario target, su cui convergevano diverse tecniche, tra cui i metodi proprietari Scacchiera triangolare e Magic Box, unitamente alle indicazioni di un Quadrato di range di Gann ed a quelle astroplanetarie.
Probabile quindi che si sia già formato il bottom, da cui potrebbe partire un rialzo anche consistente delle quotazioni.
BTP ad un punto di svolta? Analisi macroeconomica
Ma cosa potrebbe giustificare, dal punto di vista macro, una ripresa del BTP?
Sotto questo profilo, dobbiamo considerare almeno due principali fattori: inflazione e sostenibilità del debito pubblico.
L’inflazione in Italia, dopo aver raggiunto un picco attorno al 12%, è da alcuni mesi al ribasso. Ed è noto come una delle migliori fasi idonee all’acquisto di titoli obbligazionari a tasso fisso, sia quello caratterizzato da un trend di inversione al ribasso dell’inflazione, dopo aver raggiunto un picco rialzista.
Con ogni probabilità, ci troviamo proprio in questo tipo di dinamica.
Quanto alla sosteniblità del debito pubblico, dobbiamo intanto sottolineare come alcuni indicatori, tra cui il Cli dell’OCSE, stiano proiettando per il nostro Paese una fase di ripresa economica rialzista. Fattore che indubbiamente allontana le prospettive di insolvenza, accompagnandosi invece ad indicazioni positive sul fronte delle entrate pubbliche.
Vale infatti l’equazione tra maggior sviluppo e maggiori entrate fiscali.
Peraltro, a differenza degli USA, anche la curva dei rendimenti dei titoli di Stato per l’Italia resta positivamente inclinata nel tratto ricompreso tra scadenze a breve ed a lungo, indicazione che allontana eventuali prospettive di una fase recessiva, che determinerebbe una maggior difficoltà anche per le finanze pubbliche.
Inoltre alcune scelte del Governo, come quelle in materia di non cedibilità dei crediti collegati a bonus edilizi o i provvedimenti sul reddito di cittadinanza, per un verso attenuano l’incidenza di certi costi sui bilanci pubblici e, per altro verso, contribuiscono a limitare l’effetto inflattivo di certe normative.
Ne consegue anche una prospettiva di rientro del debito pubblico lungo percorsi di maggior sostenibiità.
Un metodo di analisi fondamentale
Ovviamente, non tutti i BTP presentano pari opportunità per l’acquirente.
In particolare, con riferimento al loro fair value.
Questo può essere calcolato con il metodo del cosiddetto discount cash flow, o flussi attualizzati di cassa.
Si tratta di sottrarre ai futuri flussi di cassa di un titolo, la componente inflazione.
In pratica si divide ogni flusso per un valore pari a: 1+ inflazione espressa in forma decimale, elevato ad un numero pari all’anno di riferimento del flusso.
Facciamo un esempio.
Per quest’anno, se l’inflazione è del 3%, avremo: flusso/1,03.
Per il prossimo anno avremo: flusso/(1,03)^2, ossia elevato al quadrato.
Ipotizzziamo, quindi, un BTP di durata residua biennale con queste caratteristiche.
Flussi per l’anno in corso e per il prossimo pari ad una cedola del 5% lordo annuo. Inoltre il secondo anno verrà restituito 100 di capitale.
Una cedola lorda del 5% corrisponde ad una cedola netta del 4,375%.
Quindi, considerando un tasso di attualizzazione, pari all’attuale tasso di inflazione del 9,2%, avremo: 4,375/1,092 + 4,375/1,192 + 100/1,192 = 91,56.
Se questo titolo quota attorno a questo valore, è quotato il giusto.
Diversamente presenta una situazione di quotazione a sconto o a premio.
Ovviamente nella scelta di un titolo, bisognerà prediligere quei titoli che quotino meno del loro fair value, calcolato come da esempio, di cui sopra.
BTP ad un punto di svolta? Conclusioni
Diversi tipi di analisi convergono verso una possibile fase di ripresa del BTP. Sia metodi di analisi tecnica, che considerazioni di analisi fondamentale e macroeconomica.
Per chi desiderasse orientarsi nell’acquisto, è preferibile rivolgersi a quei titoli, che presentino una quotazione corrente, inferiore al loro fair value, calcolato con il metodo discount cash flow.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“