Il mondo dei risparmiatori in titoli di Stato è sempre alla ricerca dell’occasione giusta per provare a regalare ricche cedole ai propri portafogli. Spesso si tratta di un arduo lavoro perché l’emittente nel tempo ha progressivamente tagliato le cedole.
Ma per chi ha l’abilità di scovare i prodotti potenzialmente più interessanti e la pazienza di attendere il timing giusto, i risultati possono premiare. Al riguardo, ecco un BTP 5,25% da seguire per cogliere l’occasione giusta e fare una piccola fortuna.
Il BTP – 1° novembre 2029
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Il riferimento è al BTP – 1° novembre 2029, cedola annua 5,25% e codice ISIN: IT0001278511. Si tratta di un titolo trentennale emesso nel lontano novembre 1998 (1° data godimento: 01/11/’98) e scadenza al 1° novembre 2029.
Il bond distribuisce quindi due cedole semestrali ogni primo di novembre e di maggio. L’interesse lordo semestrale è del 2,625%, ossia il 2,3% scarso netto. Venerdì ha chiuso a 138 centesimi sul MOT, per cui il rendimento effettivo netto annuo è intorno allo 0,5 % circa.
Due elementi potrebbero creare i presupposti giusti per l’occasione d’oro
Dunque si tratta di un bond dalla ghiotta cedola nominale mentre quella effettiva lascia a desiderare specie se rapportata all’inflazione di maggio. Infatti sottraendo al rendimento netto (dalle tasse) l’attuale inflazione, si ricava un rendimento effettivo addirittura negativo.
Tuttavia, due elementi differenti potrebbero combinarsi al meglio tra di loro e offrire il fianco giusto per un’operatività vincente.
Il 1° elemento rimanda alla durata residua del titolo, relativamente medio-lunga (poco più di altri 8 anni). La 2° rimanda invece ai giorni migliori del 2021 in cui conviene acquistare BTP e assicurarsi l’occasione giusta (qui al link i dettagli).
Ecco un BTP 5,25% da seguire per cogliere l’occasione giusta e fare una piccola fortuna
Laddove infatti l’inflazione dovesse vivere una decisa fiammata da qui in poi, i prezzi sul secondario potrebbero anche crollare.
Un assaggio lo si è avuto da marzo a metà maggio, quando lo spauracchio inflazione ha sgonfiato le quotazioni sul MOT. Dal picco di 143 a metà febbraio 2021, si è passati a circa 135 centesimi del 21 maggio (–5,5% circa).
Le Autorità monetarie sostengono che l’attuale inflazione sia del tipo transitoria. Di contro, diversi economisti ed analisti sostengono che per l’inflazione si sia solo agli inizi. Al punto che per essi è ormai partita la caccia al “quando” partirà la stagione dei rialzi dei tassi d’interesse da parte delle Banche centrali.
Infine per l’Italia è sempre vivo il jolly-spread, che da un momento all’altro potrebbe esplodere in men che non si dica.
Inflazione e/o tassi e/o spread potrebbero aprire un varco all’acquisto a prezzi interessanti di questo e altri simili bond. Assicurandosi, al contempo, una ricca cedola nominale e forse la speranza di un probabile guadagno in conto capitale (da verificare). Ma solo laddove le macro-variabili del mercato rientrassero poi “nei ranghi”.
A favore di questa possibile eventualità gioca la distanza residua del bond, posta a novembre 2029. Ovviamente una simile operatività è adatta solo a chi dispone di adeguata propensione al rischio.