Il PIL migliore delle attese e gli indici americani sbandano portandosi in profondo rosso per poi recuperare nel finale di seduta. Perché tutta questa paura? E poi è realmente giustificata? Scopriamo un errore di valutazione che molti stanno facendo.
Più volte su queste pagine abbiamo scritto che finché ci sarà equilibrio fra tassi di interesse e crescita economica i mercati azionari continueranno probabilmente a salire. I dati di oggi non fanno che confermare che i mercati azionari potranno continuare a salire e probabilmente che il peggio possa essere alle spalle. Brutta scoppola a Wall Street ma domani si potrebbe ripartire, lasciando indietro questa trappola per ribassisti che farebbe molto male! E questo sarebbe un forte segnale bullish.
Questo poi va a fugare le elucubrazioni mentali di coloro che ritengono che gli utili dell’ultimo trimestre, e poi del primo semestre del prossimo anno, debbano essere rivisti al ribasso, e quindi i prezzi dei listini azionari scendere pesantemente nel primo semestre. Con questi dati del PIL non crediamo.
La cautela non andrà mai abbandonata, ma francamente nemmeno il buon senso nel valutare le cose per come stanno.
La seduta di contrattazione del 22 dicembre ha chiuso ai seguenti livelli:
Dow Jones
33.027,49
Nasdaq C.
10.476,12
S&P 500
3.822,39.
I prezzi hanno chiuso la giornata senza rompere importanti supporti che erano stati tracciati fra il 19 e il 20 dicembre. Gli oscillatori poi sono orientati ancora saldamente al rialzo. Le divergenze non sono negative.
Brutta scoppola a Wall Street, ma il quadro tecnico non sembra cambiato
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La tendenza continua a essere rialzista. Domani si dovrebbe aprire sui minimi e poi chiudere la seduta sui massimi di giornata.
Le chiusure odierne forse hanno fatto scampare il pericolo di nuovi ribassi. Vedremo cosa accadrà domani e se il rialzo riprenderà o meno.