La settimana che si è appena conclusa ha registrato una brutta batosta dell’euro contro il dollaro. In generale, l’indice del dollaro USA ha registrato un notevole rialzo, toccando i massimi delle ultime sette settimane durante un ampio rally venerdì. A questo punto il ribasso in corso della moneta unica europea potrebbe continuare anche nelle prossime settimane.
I dai macroeconomici che hanno spinto il rafforzamento del dollaro
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Tale crescita è stata innescata dai dati che hanno superato le aspettative, indicando un significativo aumento dei posti di lavoro a gennaio. Questo ha ridotto le possibilità di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel breve termine. Le buste paga non agricole sono cresciute di 353.000 unità, superando le previsioni degli economisti, mentre la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,6%.
Marc Chandler, capo stratega del mercato presso Bannockburn Global Forex, ha affermato che questi dati hanno superato le aspettative, riducendo le probabilità di un taglio a marzo e limitando l’ammontare complessivo dei tagli previsti dalla Fed nel corso dell’anno. Dopo un periodo di indebolimento del dollaro, in linea con la diminuzione dei rendimenti del Tesoro, i recenti movimenti riflettono anche un riposizionamento del mercato, seguendo un gennaio di forza per il dollaro e rendimenti dei titoli del Tesoro più elevati. L’indice del dollaro ha raggiunto il suo picco a 104,04, mentre l’euro è sceso a 1,07810 dollari e il dollaro è salito a 148,58 yen. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, la probabilità di un taglio dei tassi a marzo è ora del 21%, in calo dal 38% di giovedì, con una probabilità del 75% per maggio, in calo dal 94%.
Brutta batosta dell’euro contro il dollaro con la moneta unica europea che continua a indebolirsi: le indicazioni dell’analisi grafica
Alla chiusura del 2 febbraio l’ultimo prezzo del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stato a 1,094, in ribasso dello 0,05% rispetto alla seduta precedente. La settimana ha chiuso in ribasso dello 0,88% rispetto a quella precedente.
Time frame giornaliero
Con la decisa rottura del supporto in area 1,0847 e registrando la chiusura più bassa dagli inizi di dicembre 2023, le quotazioni del cambio euro dollaro potrebbero accelerare al ribasso secondo lo scenario indicato in figura. Solo una chiusura giornaliera superiore a 1,0847 potrebbe favorire una ripresa del rialzo.
Time frame settimanale
Sul time frame settimanale vale lo stesso discorso del giornaliero. Solo una chiusura settimanale superiore a 1,0844 potrebbe evitare un’accelerazioen ribassista secondo lo scenario ribassista indicato in figura dalla linea tratteggiata.
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