Come scriviamo da sempre nei report del nostro Ufficio Studi, le azioni Brembo hanno sempre dato buone garanzie ai propri azionisti. Ad esempio negli ultimi cinque anni ha avuto un rendimento dello 0,5% a fronte di un settore settore di riferimento che ha perso oltre il 20%. Se, invece, si confronta con il mercato italiano (+22,9%), allora scopriamo che la sua performance è stata inferiore e non di poco.
Nelle prossime settimane, però, le cose potrebbero cambiare vista la brusca frenata del ribasso delle azioni Brembo che presto potrebbero partire al rialzo.
Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno raggiunto il I obiettivo di prezzo (area 10,73 euro) della proiezione ribassista in corso. Da quel punto in poi hanno preso a risalire. La settimana in corso, poi, potrebbe essere decisiva visto che il titolo è arrivato a contatto con il primo ostacolo lungo il percorso rialzista in area 11,31 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello, infatti, aprirebbe le porte al raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 13,01 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello farebbe scattare un nuovo allungo rialzista verso il II obiettivo di prezzo, 15,77 euro. La massima estensione rialzista si trova, poi, in area 18,46 euro.
Qualora, invece, la ripresa rialzista dovesse fallire e le quotazioni chiudere sotto area 10,73 euro, allora potremmo assistere a un’accelerazione al ribasso verso gli obiettivi indicati in figura.
Vista la vicinanza dei due livelli che separano il rialzo dal ribasso, abbiamo modo di capire quale dei due scenari sia quello favorito?
Al momento la valutazione basata sui multipli di mercato non è chiarificatrice. Si consiglia, quindi, di prestare molta attenzione e di attendere la rottura di uno dei due livelli indicati prima di prendere posizione.
Brusca frenata del ribasso delle azioni Brembo che presto potrebbero partire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Brembo (MIL:BRE) ha chiuso la seduta del 26 ottobre a quota 12,36 euro in ribasso dello 0,08% rispetto alla seduta precedente.