In una giornata senza particolari emozioni, brilla la stella di FinecoBank sul Ftse Mib che ha chiuso in frazionale rialzo. Le azioni della banca, infatti, hanno chiuso con un rialzo di oltre il 5% che non si registrava da inizio agosto. Da notare che questo forte rialzo è arrivato nella giornata in cui sono stati pubblicati i dati sulla raccolta di novembre. Ricordiamo, però, che già qualche giorno fa avevamo evidenziato come la forza dei tori fosse in aumento.
Il mese di novembre ha registrato per FinecoBank una raccolta netta totale pari a 286,6 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 479,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, nei primi undici mesi del 2023 la raccolta netta di FinecoBank è stata pari a 7,57 miliardi di euro. Globalmente, a fine novembre 2023 il patrimonio totale di FinecoBank era pari a 118,7 miliardi di euro, in aumento dell’11% rispetto ai 107,1 miliardi di euro di novembre 2022. Luci e ombre, quindi, sui dati della raccolta, ma che sono stati ben accolti dai mercati azionari.
Brilla la stella di FinecoBank sul Ftse Mib, quanto spazio al rialzo hanno ancora queste azioni? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 11 dicembre a quota 13,61 €, in rialzo del 5,26% rispetto alla seduta del giorno precedente.
Per rendersi conto della forza delle quotazioni basta solo questo dato. Con quella dell’11 dicembre sono state ben 9 le sedute consecutive con chiusura superiore a quella della seduta precedente. Un pattern del genere non si registrava sul grafico del titolo dal marzo del 2017. Sono, quindi, quasi otto anni che non si vedeva un rialzo così importante. Non deve meravigliare, quindi, che le quotazioni di FinecoBank abbiano acquisito una forza relativa superiore rispetto a quella del Ftse Mib.
Allo stato attuale gli spazi al rialzo per il titolo sono abbastanza importanti. Con la rottura della resistenza in area 13,32 €, infatti, si è ulteriormente rafforzato lo scenario indicato in figura.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 13,32 € potrebbe favorire una ripartenza del ribasso delle quotazioni.
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