Quella appena conclusasi è stata la peggiore settimana da inizio anno con una performance negative di circa il 3%. Non deve, quindi, sorprendere che tra le peggiori azioni della settimana ritroviamo alcuni big di Piazza Affari: BPER Banca, ENI e Unicredit. La domanda adesso è: quale potrebbe essere il futuro di questi titoli azionari? Riusciranno BPER Banca, ENI e Unicredit a ripartire di slancio oppure sono destinate a ulteriori crolli?
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo BPER Banca
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Il titolo BPER Banca (MIL:BPE) ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 2,579 €, in ribasso del 2,31% rispetto alla seduta precedente.
Che per questo titolo azionario il ribasso fosse alle porte era già chiaro da qualche giorno analizzando l’andamento sul time frame giornaliero. Con la chiusura settimanale, poi, si è avuta la conferma che il ribasso potrebbe essere di più ampio respiro.
Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno ripiegato dopo avere raggiunto la massima estensione rialzista in area 2,749 €. Una conferma della proiezione ribassista si avrebbe con una chiusura settimanale inferiore a 2,526 €. In questo caso diventerebbe molto probabile una discesa fino in area 2,059 €. Oltre questo livello, poi, le quotazioni potrebbero addirittura ritornare in prossimità dei minimi recenti in area 1,3040 €.
Da notare che anche l’RSI ha incrociato al ribasso.
Quali sono i possibili obiettivi ribassisti di ENI?
Il titolo ENI (MIL:ENI) ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 13,192 €, in ribasso dell’1,24% rispetto alla seduta precedente.
Anche per ENI il ribasso era stato anticipato sul time frame giornaliero. Adesso le quotazioni si trovano a un punto di svolta molto importante.
Una chiusura settimanale inferiore a 13,116 € potrebbe spingere le quotazioni verso una nuova fase ribassista con obiettivo più probabile in area 11,252 €. La tenuta del supporto, invece, potrebbe spingere le quotazioni verso una nuova fase rialzista.
Preoccupante potrebbe essere il forte aumento dei volumi che ha accompagnato il ribasso settimanale.
Dove si potrebbe arrestare la discesa del titolo Unicredit?
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 24 febbraio in ribasso dell’1,17% rispetto alla seduta precedente, a quota 18,236 €.
Le azioni del colosso bancario avevano, con il loro prepotente rialzo, raggiunto e superata la massima estensione rialzista in area 17,878 €. Una nuova fase ribassista, quindi, potrebbe essere alle porte. Una prima e importante conferma in tal senso si avrebbe da una chiusura settimanale inferiore a 18 €. In questo caso il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato dalle linee tratteggiate.