La giornata di setup importante del 10 maggio ha visto le Borse chiudere più o meno alla perfezione con candele inside.
Figura che lascia aperta la porta sia ad un prosieguo dello storno che a una fuoriuscita rialzista.
Non ultimo è possibile che anche i mercati debbano riaccumulare energie in laterale almeno fino al prossimo setup del 22 Maggio.
Vediamo dalla settimana dei dati macroeconomici quali spinte potranno arrivare alle Borse. E in che direzione.
Senza trascurare l’importanza della riaperta ferita sui dazi tra USA e Cina su cui si alternano momenti di ottimismo e pessimismo.
Lunedì post setup al mare
Se dovessimo basarci sui dati macroeconomici in uscita lunedì potremmo tranquillamente impostare un weekend lungo, tempo permettendo, al mare.
Giornata veramente povera sul fronte dei dati macro.
Da martedì iniziano i movimenti post setup
Viceversa martedì sarà una giornata di quelle in grado di scaldare o viceversa freddare gli umore degli operatori di borsa.
Borse: dopo un setup inside tutto può accadere.
In particolare sarà la Germania a richiamare l’attenzione degli analisti.
Dapprima con gli indici dei prezzi al consumo attesi in linea con i precedenti.
E c’è da augurarsi che sia così.
Perché in una fase pre-critica come questa ci mancherebbero solo segnali di inflazione in arrivo per scatenare un maremoto borsistico!
Poi sempre dalla Germania attendiamo la pubblicazione dello ZEW chiamato a proseguire la ripresa mostrata nelle ultime uscite dopo una fase molto critica.
E anche qui le Borse saranno discretamente in trepidazione.
Un po’ fuori dai giri del condizionamento dei mercati ma ugualmente significativi saranno i dati britannici sull’occupazione.
Specie dopo la BREXIT, il FTSE100 vive di vita propria e gli stessi dati inglesi non condizionano più di tanto gli umori, ma ciò non toglie che nei trend forti tutto si riavvicini e ricolleghi.
In un senso o nell’altro.
Sempre martedì verificheremo se la Produzione Industriale dell’UE nel suo insieme sta tenendo o meno.
I dati dei singoli Paesi sono stati molli nell’ultima settimana, quindi occhio.
Nel pomeriggio poi anche negli USA presteremo attenzione massima ai dati sui prezzi.
Anche di là dall’Oceano segnali di inflazione che emergessero nel pomeriggio sarebbero pessimi per i mercati azionari.
Mercoledì decisivo per le Borse
La giornata decisiva per capire come arriveremo al nuovo set-up fissato per il 22 maggio sarà comunque mercoledì.
All’alba sapremo se la Produzione Industriale cinese sta già beneficiando delle riforme volute dal Governo di Pechino.
Poi in mattinata aprirà le danze il dato sul PIL europeo atteso a +1.2% annuale…vedremo anche se il rischio di un deludente 1.1% è forte!
Un calo lieve però non dovrebbe spaventare le Borse grazie alla copertura promessa da parte della BCE.
Trump poi nel pomeriggio attenderà con ansia il dato sulle vendite al dettaglio.
Alla Casa Bianca la volontà evidente è quella di rallentare il ciclo per farlo rifiorire in campagna elettorale 2020 ma certo il tycoon non vuole un crollo… e la tenuta delle vendite è fondamentale!
Chiusura di settimana a giochi fatti, compreso il venerdì 17?
La sensazione è che le giornate di giovedì e venerdì saranno già indirizzate da quanto delineatosi in precedenza.
Dati di per sé in grado di muovere i trend non ve ne sono.
Il giovedì vedremo degli indici sui prezzi italiani e la bilancia commerciale UE.
Oltre ai consueti dati settimanali sull’occupazione USA.
Il venerdì avremo la conferma anche dagli indici sui prezzi UE nel suo insieme di come eventualmente si sta comportando l’inflazione.
Ma i dati dei singoli paesi già usciti non lasceranno spazio a sorprese.
Semmai la sorpresina proprio per i comportamenti un po’ superstiziosi che da sempre aleggiano sulle Borse potrebbe fare il venerdì 17, giorno che piazzato a metà maggio evoca fantasmi di ribassi importanti.
Poco male, da varie analisi, a tendere, arrivare al set-up del 22 su dei minimi di periodo dà migliori prospettive per il futuro che non il contrario con approdo sui massimi.
