Ieri per le Borse europee è stata una seduta di alti e bassi. I listini azionari sono saliti sull’ottovolante per poi chiudere in ribasso ma in ordine sparso. Una dichiarazione del presidente della FED Powell ha creato ulteriore confusione sui mercati e questa confusione potrebbe influenzare anche la seduta di oggi.
Il presidente della FED Jerome Powell in un’audizione al Senato USA ha confermato la possibilità che gli Stati Uniti cadano in recessione. Tuttavia in questo caso il presidente della Banca centrale USA ha confermato l’impegno della FED per un soft landing, un atterraggio morbido, dell’economia.
La FED disorienta i mercati
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L’amissione della possibilità di una recessione ha fatto pensare a molti operatori ad una politica monetaria più accomodante della Banca USA. La FED per evitare una frenata brusca potrebbe essere meno aggressiva con il rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi.
Poi però le preoccupazioni per una recessione hanno preso il sopravvento alimentate anche dal rialzo dei tassi della banca di Norvegia oltre le attese. Così sul mercato sono riecheggiate le dichiarazioni del Governatore della Banca di Finlandia, Olli Rehn, e i mercati europei sono tornati a scendere.
La penultima giornata della settimana ha mostrato le Borse ancora in flessione e incertezza alle stelle. Le Piazze europee di ieri hanno chiaramente messo in evidenza lo stato d’incertezza degli operatori. Per esempio ieri Piazza Affari è partita male e a metà mattinata perdeva oltre un punto e mezzo percentuale. Poi improvvisamente ha invertito il trend è a metà giornata è tornata in positivo. Attorno alle 13.00 il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) era in rialzo di quasi l’1%. Poi c’è stata una nuova in versione e alla fine della giornata l’indice ha chiuso in calo dello 0,80%.
Borse ancora in flessione e incertezza alle stelle ma a Piazza Affari questo fattore potrebbe introdurre una novità
In genere queste fasi di incertezza preparano un nuovo movimento dei prezzi. L’andamento incerto potrebbe essere foriero di novità nelle prossime sedute. Ieri l’indice maggiore di Piazza Affari ha fatto segnare un massimo a 21.967 punti, superiore a quello della seduta precedente. Inoltre ha toccato un minimo a 21.450 punti, inferiore a quello della seduta precedente. Questo è un chiaro segnale tecnico d’incertezza.
Per il Ftse Mib i due livelli da tenere in considerazione rimangono quota 21.500 punti al ribasso e 22.000 punti al rialzo. La tendenza dell’indice maggiore di Piazza Affari rimane ribassista. Tuttavia, una chiusura sopra 22.000 punti nella giornata di oggi potrebbe aiutare l’indice all’inversione di trend nella prossima settimana. Invece una chiusura al ribasso sotto 21.500 punti, potrebbe spingere l’indice maggiore di Piazza Affari a ridosso di quota 21.000 punti.
Amplifon in rampa di lancio
Nonostante il calo della Borsa ieri molte blue chip hanno realizzato guadagni rilevanti. Tra le azioni a maggior capitalizzazione Amplifon ha segnato il balzo maggiore con un rialzo di quasi l’8%.
Il titolo mostra una configurazione tecnica interessante. I prezzi ieri hanno messo a segno un forte balzo dopo una discesa iniziata ad aprile e dopo una fase laterale di alcune sedute. L’azione ha chiuso a 28,8 euro ma ha toccato un massimo a 29,2 euro.
Oggi il superamento di questa quota potrebbe spingere i prezzi fino al primo target in area 30,5/31,0 euro. Il superamento anche di questa soglia potrebbe spingere i prezzi fino al target successivo a 34 euro.
La possibile inversione rialzista però, sarebbe negata in caso di una chiusura dei prezzi sotto 27 euro.
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