La settimana borsistica inizia con molta dinamicità, soprattutto per quanto riguarda i mercati asiatici. Alle 9.01 il FTSE MIB segnava un timido segno positivo, compensato poi con la medesima percentuale dopo pochi minuti. Gli indici europei mostrano un po’ più di entusiasmo: Francoforte +0,67%, Londra +0,14% e Parigi +0,5%.
Di nuovo segni negativi per il settore bancario, all’apertura di oggi Finecobank segnava -1,89%, BPER -1,63%, Monte dei Paschi di Siena -1,44%. Ancora su Leonardo (+1,30%), Stellantis (+1,13%), Pirelli +1,59%.
Spread BTP-BUND in lieve flessione positiva, +0,50 a 109 punti nella prima mezz’ora di contrattazione, su anche lo Spread BONO-Bund a +1,07% a 63 punti, Spread OAT-Bund +1,80 a 73 punti.
Anche i mercati asiatici ripartono in maniera oscillante, sempre a causa della politica dei Dazi di Trump. Alle ore 7:30 (orario italiano) l’Hang Seng perde l’1,5%, Shanghai lo 0,2%, il Nikkei segna un timido accenno positivo dello 0,4%; a Wall Street è ancora volatilità e incertezza: i futures sul Nasdaq perdono lo 0,6% dopo che l’indice tecnologico aveva chiuso in rosso a -2,6% venerdì. Pesano i dati sull’occupazione americana, la sfiducia dei consumatori e le poco convincenti affermazioni del Presidente circa “il momento di transizione economica”.
Putin nel frattempo reagisce con i “suoi” Dazi contro le auto cinesi e il Rublo vede la luce dopo un periodo negativo, sebbene si temano “euforie speculatorie”.
