Proiezionidiborsa in questo articolo analizza il pacchetto di riforme e aiuti per il settore turistico che sarà varato nella legge di bilancio per il 2021. Un pacchetto di risorse che equivale, in quanto a forza economica, ad un vero bonus. Con il Bonus turismo 2021 riparte l’incentivazione a manutenere, effettuare investimenti e a rimanere sul mercato per le aziende turistiche. L’idea è di sostenere la filiera in una situazione di potenziale pericolo strutturale.
D.L. Ristori Bis e Legge di Bilancio 2021
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Già con il Decreto Legge n. 157 (c.d. Decreto Ristori bis) pubblicato sulla G.U. il 30 novembre 2020 si rifinanziava in maniera poderosa il settore turistico. Stanziati 100 milioni per il 2021 e ulteriori 20 destinati alla riqualificazione e al miglioramento delle strutture sportive e ricettive. Nella legge di bilancio vengono previsti in spesa oltre 500 milioni di euro. La maggior parte di queste risorse sarà assorbita dall’esenzione della prima rata IMU per le strutture ricettive e dalla proroga del credito d’imposta per le locazioni. Inoltre due sono le novità:
- un fondo di 1,5 milioni di euro per favorire la ripresa dei flussi turistici;
- un fondo di 4 milioni di euro per le aree archeologiche.
Entrambe le dotazioni saranno utilizzate per la valorizzazione a fini turistico ricettivi del patrimonio artistico culturale.
Bonus turismo 2021 riparte l’incentivazione
Le agevolazioni portanti della normativa, in quanto ad impatto sugli operatori sono 4:
- per i proprietari: esenzione prima rata IMU per le strutture immobiliari dove viene svolta l’attività ricettiva ma anche degli spettacoli. La platea degli immobili agevolati è ampia. Si va dallo stabilimento balneare alla sala da ballo;
- per i locatari: proroga del credito d’imposta al 60% del canone di locazione pagato fino al 30/04/202. Tale vantaggio sarà esteso anche alle agenzie e ai Tour operator;
- 100 milioni di euro per sostenere la filiera dei tour operator e imprese di trasporto turistico;
- per gli investimenti nel comparto si stanzieranno 200 milioni di euro, attraverso la Tax credit sulle ristrutturazioni.
Infine, una notizia, non proprio positiva, riguarda il ridimensionamento per 12 milioni del fondo per il recupero del patrimonio edilizio e contratti d’investimento.
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