Bonus sui pagamenti digitali: cos’è e a chi spetta. Una parola “bonus” che negli ultimi mesi ci suona familiare. Rilanciata dal Governo Conte durante questa Pandemia.
Bonus vacanze, bonus a contributo perduto e non da ultimo, il bonus sui pagamenti digitali. Dunque, nuove misure per stimolare i pagamenti elettronici. Dal 1° luglio 2020, scatterà la nuova soglia per i pagamenti in contanti che non potranno superare i 2mila euro. Contanti che pian piano, stanno lasciando sempre più spazio alla moneta digitale. L’obiettivo: incrementare i pagamenti con le monete digitali e limitare l’evasione fiscale. Dal 1° luglio, infatti, entrerà in vigore la norma del Decreto Fiscale che incentiva l’uso dei pagamenti digitali e premia professionisti ed esercenti che ne fanno uso.
Vediamo allora in cosa consistono i bonus sui pagamenti digitali e a chi spettano.
Bonus sui pagamenti digitali: cos’è e a chi spetta
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I bonus sui pagamenti digitali altro non sono se non dei crediti d’imposta che abbiamo spiegato in questo articolo. Ossia degli incentivi sui pagamenti con carte di credito, debito o prepagate o altri strumenti di pagamento purchè elettronici e pertanto tracciabili.
A chi spetta il bonus
Il bonus sui pagamenti digitali spetta agli esercenti attività di impresa, arte o professioni con compensi o ricavi nell’anno precedente fino a 400mila euro.
A quanto ammonta il bonus
Il bonus è pari al 30% delle commissioni sulle operazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici tracciabili, nei confronti di consumatori finali. Immaginiamo, dunque, un esercente che nel 2019 ha registrato un fatturato pari 300mila euro. L’agevolazione sarà parti al 30% delle commissioni addebitate agli intermediari sui pagamenti elettronici che effettuerà dal 1°luglio 2020.
Come usare il credito d’imposta
Il bonus potrà essere utilizzato solo dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa e solo in compensazione, tramite il modello F24. Il credito deve essere riportato nella dichiarazione dei redditi.