In molti possono beneficiare del bonus mobili anche degli interventi di demolizione e ricostruzione, sebbene a determinate condizioni. A chiarire tale aspetto è l’Interpello alla risposta dell’Agenzia delle Entrate n. 265 del 18 luglio 2019. La circolare chiarisce come fruire delle agevolazioni per il recupero edilizio. Ma anche del bonus mobili, in caso di ricostruzione dopo una demolizione dell’edificio, con una volumetria inferiore di quella esistente prima della demolizione. Analizziamo come e quando è possibile fruire del bonus mobili fino a 16mila anche con demolizione e ricostruzione.
Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
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L’Agenzia delle Entrate, nella risposta fornita, chiarisce che è possibile fruire del bonus mobili anche nell’ipotesi in cui gli interventi di demolizione e ricostruzione prevedano una volumetria inferiore rispetto alla preesistente.
Bisogna precisare che il bonus mobili riguarda la detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici a risparmio con una classe non inferiore alla A+.
Il TUIR all’art. 16-bis prevede che il contribuente per beneficiare del bonus mobili debba effettuare interventi di recupero del patrimonio edilizio. Tra gli interventi sono compresi anche quelli per demolizione e ristrutturazione edilizia anche se la volumetria è inferiore a quella preesistente. A patto che sia possibile accertare la preesistente consistenza. Inoltre, che il ripristino degli edifici avvenga con l’adeguamento alla normativa antisismica.
Diversamente, gli interventi sono considerati nuova costruzione e non è possibile ottenere la detrazione fiscale.
Bonus mobili fino a 16mila euro anche con demolizione e ricostruzione
Quindi, anche non rispettando la consistenza volumetrica preesistente con interventi di demolizione e ricostruzione è possibile accedere al bonus mobili. Sempre a condizione che siano rispettati tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Il bonus mobili è prorogato anche nel 2021. Si può ottenere una detrazione fiscale IRPEF del 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati o, come sopra evidenziato, ricostruiti dopo una demolizione.
Infine, la Legge di Bilancio 2021 ha innalzato il tetto di spese da 10mila a 16mila euro.