Bonus fino a 4.800 euro e agevolazione sui contributi INPS alle donne che presentano queste domande in scadenza

INPS

Ci sono alcune categorie di contribuenti ai quali lo Stato garantisce specifiche tutele al fine di un inserimento sociale, economico e lavorativo adeguato. In questo caso, si tratta di donne che hanno avuto esperienze di vita particolari e verso le quali si attuano politiche di salvaguardia specifiche. Per l’anno 2021 si prevedono diverse forme di sussidi che è utile conoscere per favorire l’autonomia e l’inserimento socio-lavorativo delle beneficiarie a cui si rivolgono. Spetta un bonus fino a 4.800 euro e agevolazione sui contributi INPS alle donne che presentano queste domande in scadenza.

Quali tutele e agevolazioni per le donne

Al giorno d’oggi la condizione della donna è notevolmente cambiata rispetto a qualche decennio fa. Sono numerose le contribuenti che scelgono di inserirsi proseguire gli studi, inserirsi nel mondo del lavoro e realizzarsi nella sfera familiare e professionale. Per far fronte alle esigenze di questa fascia della popolazione, l’attuale normativa offre delle garanzie sul piano professionale e familiare.

Un esempio lo abbiamo fornito parlando del Bonus di 800 euro in unica soluzione dall’INPS alle famiglie che presentano domanda entro dicembre. Chi, ad esempio, ha la necessità di prendersi un congedo lavorativo per maternità può contare su dei sussidi economici importanti in percentuale differente. Tutti i dettagli sulle quote sono consultabili nell’approfondimento “Quanto paga l’INPS per la maternità”. Se da un lato i sussidi possono coinvolgere le neomamme, dall’altro le tutele riguardano donne che hanno avuto esperienze meno liete. Si tratta di donne che sono state vittime di violenza di genere o domestica verso le quali lo Stato pone una particolare attenzione.

Bonus fino a 4.800 euro e agevolazione sui contributi INPS alle donne che presentano queste domande in scadenza

Il report del Servizio di Analisi Criminale del Governo annuncia che nel 2021 sono state oltre 100 le donne vittime di violenza e omicidio. Questo dato impone una profonda riflessione sul grande lavoro che ancora c’è da fare per evitare che simili episodi si verifichino ancora. Le vittime di simile violenze devono spesso superare traumi e difficoltà di non poco conto, per questo a volte possono contare su alcuni sussidi specifici. È il caso ad esempio del reddito di libertà che prevede un contributo fino a 4.800 euro per un massimo di 12 mesi, ossia 400 euro mensili.

Le possibili beneficiarie possono presentare domanda entro il 31 dicembre 2021 al Comune di residenza indicando i dati richiesti. Questo sussidio è destinato a donne vittime di violenza che abbiano o meno dei figli minori. Esse devono essere seguite da centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai Servizi Sociali in percorsi che prevedono il reinserimento nel contesto socio-economico.

Altra forma di agevolazione di cui è possibile fruire entro la fine dell’anno riguarda l’esonero contributivo per assunzione di vittime di violenza nelle cooperative sociali. I dettagli del contributo sono presenti nella circolare INPS n. 133 del 10 settembre 2021. L’agevolazione consiste nello sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato che si effettuano entro il 2021 da parte delle cooperative sociali. Queste ultime possono richiedere l’agevolazione per assumere donne vittime di violenza di genere. Il riconoscimento del contributo avverrà in base all’ordine di presentazione dell’istanza all’INPS ed i datori di lavoro che possono accedervi sono esclusivamente le cooperative sociali.

Approfondimento

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