A volte ritornano. Altre volte continuano ad essere presenti. Ci riferiamo a temi e problematiche politiche e finanziarie, che spesso fanno parte dell’attualità. Anche quando si sarebbe pensato ad una sorta di archiviazione di taluni argomenti. In questo articolo ci riferiamo al famoso Superbonus e agli altri bonus edilizi. Intervenuto il decreto che poneva fine a cessione del credito e sconto in fattura, ci si poteva attendere quanto meno una limitazione del loro impatto. Invece no. Vediamo quindi cos’è successo e come impatta tale problematica sull’attuale quadro politico e finanziario.
Perchè i bonus edilizi continuano ad avere conseguenze negative
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Il problema principale, di recente attualità, relativo ai cosiddetti bonus edilizi, è lo scostamento tra proiezioni finanziarie e dati consuntivi. Da un’analisi condotta dall’AdER e comunicata al Governo, i dati paiono preoccupanti. Il conto per lo Stato sarebbe di 100 miliardi e oltre, e questo pone non pochi problemi. Sopratutto a fronte di una situazione, in cui già sussisteva una evidente difficoltà nel reperire risorse per la prossima finanziaria.
Ma non è solo per le casse pubbliche, che le problematiche dei bonus edilizi si fanno sentire. Un rilevante problema è quello dei cosiddetti esodati del superbonus. Coloro che, una volta venuti meno cessione del credito e sconto in fattura, si sono trovati con i lavori a metà. Quali soluzioni si vanno prospettando per tutte queste problematiche?
Eventuali dilazioni temporali risolvono il problema?
Cominciando da quest’ultimo aspetto, si è prospettata, come ipotesi di soluzione, una dilazione delle tempistiche. Si tratterebbe di prolungare i termini, entro i quali vanno espletati i vari adempimenti, per aver diritto alle agevolazioni fiscali. Ma questa soluzione non pare in grado di risolvere i problemi. Infatti chi non può più usufruire di cessione del credito o sconto in fattura, deve necessariamente pagare di tasca propria eventuali lavori. E se i soldi non ci sono, c’è poco da fare. Anche ammesso di rientrare nella cosiddetta capienza fiscale, si potrà solo usufruire di agevolazioni tributarie, ma sussiste pur sempre il problema di come pagare la ditta incaricata. Il problema non pare quindi di immediata soluzione, quanto meno non a breve. Tanto più che sono iniziati anche le cause promosse dalle ditte per essere pagate e pignoramenti. Certo un destino non invidiabile, quello degli esodati del Superbonus.
Soluzioni alternative
Come se tutto questo non bastasse, almeno non ci fossero problemi per i conti pubblici, già sarebbe qualcosa. Ma, come detto, invece i problemi ci sono anche su tale versante. Per il semplice motivo che il costo per le casse pubbliche risulta decisamente superiore al previsto. Si parla di circa 110 miliardi, secondo le ultime notizie di stampa. Per risolvere tale problema, non essendo affatto scontato che sugli attuali bilanci si riescano a fare chissà quali risparmi di spesa, ecco che alcuni propongono una soluzione. O meglio, una ipotesi che viene presentata come soluzione. In sintesi, si tratterebbe di convertire i crediti da bonus edilizi in corresponsioni di titoli di Stato.
Emettendo nuovi titoli del debito pubblico, si finanzierebbe il buco nei conti pubblici, e ci sarebbe una sorta di copertura anche verso i cosiddetti esodati. Il problema potrebbe certo essere dilazionato nel tempo. Ma, a prescindere dalle classificazioni di enti come l’Eurostat, alla fine sempre di un costo per lo Stato si tratta, che troverebbe una copertura, venendo finanziato con poste di bilancio, che alla fine confluirebbero nel debito pubblico. Non pare quindi una effettiva soluzione per i conti dello Stato. Sopratutto in vista di un ripristino delle originarie condizioni del Patto di stabilità e crescita.
Ma non lo sarebbe neppure per i tanti esodati. Infatti, dovendo pagare le ditte incaricate dei lavori, non è detto che queste accetterebbero come pagamento titoli di Stato. Titoli che, certo, costituiscono moneta dal punto di vista della teoria economica, ma che non costituiscono un mezzo di pagamento, che legalmente si sia costretti ad accettare. Rimangono quindi in tutta la loro drammatica attualità le problematiche, di cui ci stiamo occupando.
Bonus edilizi: nuove e vecchie problematiche. Quali prospettive e quali soluzioni? Conclusioni
Taluni potrebbero anche domandarsi quali siano le novità in materia di problematiche collegate ai bonus edilizi. Purtroppo la rilevante novità riconduce a costi per le finanze pubbliche decisamente peggiori del previsto. Unitamente a mancate soluzioni reali per i cosiddetti esodati. La nostra opinione al riguardo resta la stessa. Occorre ormai cambiare completamente la politica monetaria, in essere quanto meno dal cosiddetto divorzio intervenuto tra Banca d’Italia e Tesoro. E riteniamo, infatti, che ben difficilmente si giungerà a soluzioni realmente efficaci per tutti gli attori coinvolti, ditte, clienti e Stato, nel quadro degli attuali vincoli di bilancio. Pur usufruendo di eventuali indicazioni contabili dell’Eurostat o di altri enti.
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