Per un nucleo familiare in cui entrambi i genitori lavorano, la morte di uno di essi oltre al dolore può comportare non poche difficoltà di carattere economico. Il legislatore nella consapevolezza di una maggiore fragilità di tali nuclei, lascia inalterato il Bonus per il secondo percettore di reddito.
L’aumento dei prezzi degli ultimi tempi e la conseguente crisi economica stanno mettendo a dura prova tantissime famiglie, soprattutto con figli a carico. Per questo i diversi Bonus e agevolazioni messi in campo dal Governo sono una vera e propria manna dal cielo soprattutto per chi ha un reddito basso. Si pensi alla Carta Acquisti, ovvero un contributo di 80 euro ogni due mesi per le spese sanitarie, alimentari e il pagamento di bollette. In tal modo le famiglie possono avere 480 euro da spendere per beni e consumi di prima necessità.
Un’altra misura a sostegno delle famiglie e della genitorialità è sicuramente l’assegno unico introdotto dal D.Lgs. n.230/21. Per chi ha già beneficiato della misura, dal 2023 non sarà necessario ripresentare una nuova domanda. Tuttavia sarà fondamentale inviare l’ISEE aggiornato entro il 28 febbraio per non rischiare la riduzione dell’importo. L’art.4, co.8 del D. Lgs., prevede inoltre il cosiddetto Bonus per il secondo percettore di reddito. L’INPS fornisce pertanto nuove indicazioni in merito alla applicazione della suddetta maggiorazione ai nuclei vedovili.
Bonus dall’INPS anche per i vedovi con l’assegno unico
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In particolare l’INPS con il messaggio n.724/2023, fornisce tutti i chiarimenti in ordine alla maggiorazione dell’importo dell’assegno unico per i genitori rimasti vedovi. L’art.4, co.8 stabilisce che qualora entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro spetterà una maggiorazione per ogni figlio minore di 30 euro mensili. Tale importo sarà in misura piena per un ISEE fino a 15.000 euro. Con ISEE superiori, l’importo si riduce gradualmente fino ad annullarsi con un ISEE pari a 40.000 euro. Per ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta. La finalità del Bonus è incentivare l’occupazione dei genitori che fanno parte dello stesso nucleo familiare. Pertanto l’aumento non è prevista per i nuclei familiari composti da un solo genitore che lavora. Qualora uno dei genitori lavoratori sia deceduto, attesa la maggiore fragilità dei nuclei vedovili, il Bonus sarà erogato d’ufficio. In particolare, il Bonus per il secondo percettore di reddito si applicherà ai nuclei vedovili per i decessi verificatisi nell’anno in cui è riconosciuto l’Assegno.
Come avere la maggiorazione
Per le domande di Assegno presentate dal 1°gennaio 2022, la maggiorazione sarà applicata fino a Febbraio 2023 e cesserà dalla rata di assegno marzo 2023. Tale prassi troverà applicazione anche per le future annualità di erogazione. Pertanto, il decesso del genitore lavoratore durante l’anno di fruizione dell’assegno non comporterà la perdita del Bonus fino alla conclusione dell’annualità della prestazione stessa. Al fine di beneficiare di tale maggiorazione non è prevista alcun adempimento a carico degli interessati. Quindi non ci sarà bisogno di alcuna domanda per ottenere il Bonus dall’INPS anche per i vedovi.