Il sindaco Claudio Traina e l’amministrazione comunale hanno preso questa decisione. Bisogna ripopolare questo magico luogo immerso nelle Dolomiti Friulane. Servono famiglie, giovani coppie, piccole imprese. Tra laghi e picchi innevati, c’è la possibilità di costruirsi una vita felice.
Posto ideale per una gita fuori porta, sulle rive di un lago incantato, questo comune così ricco di storia e bellezza vuole vivere di linfa nuova. Stiamo parlando di Barcis, località affacciata sull’omonimo lago e non distante dal Vajont tanto caro a Mauro Corona. Tra sentieri, boschi e cascate, chi visita questi luoghi potrebbe ricevere le suggestioni tipiche di certa mitologia nordica, popolata da fate e folletti. Molto più concretamente, Barcis ha bisogno di abitanti, attività commerciali, nuova linfa vitale. Per questo il comune ha stanziato un bonus da 250 a 1.500 euro per ogni abitante. Non verranno regalate case a 1 euro, ma si potrà entrare a far parte di una dimensione nuova, più sana. Lontana dai fragori delle grandi città. Una realtà che richiede energia da vendere, ma può ricambiare modificando in modo radicale, e migliore, la qualità della propria vita. Barcis è il luogo ideale per giovani coppie o famiglie che vogliano investire sul territorio, che per quanto incantato, è comunque dotato di tutti i servizi e le infrastrutture necessarie.
Bonus da 250 a 1.500 euro per ogni abitante: la lotta contro lo spopolamento di Barcis
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La Valcellina è un luogo spettacolare, che in passato ha sofferto, sotto il profilo umano, civile e naturalistico, per la sconsideratezza degli uomini. E sono proprio gli uomini, ora, a voler rispondere con amore a quel territorio. Ripopolandolo, in primo luogo. In modo consapevole e integrato con i ritmi naturali e le risorse che la montagna può offrire. Barcis sorge a poco più di 400 m sopra il livello del mare e conta solamente 218 abitanti. Nato come primo insediamento intorno al 1182, come protezione strategica per l’Abbazia di Sesto al Reghena, i suoi vicoli sono suggestivi ed affascinanti. Sarebbe dunque importante popolare il borgo di botteghe, osterie, luoghi che possano renderlo più appetibile al turista.
Come ottenerlo come cittadino
Il contributo è destinato a ciò che l’amministrazione comunale ha definito come “parziale ristoro delle maggiori spese che comporta il vivere in montagna e quindi sostenere la residenzialità”. Così è riportato nella delibera di giunta approvata il 28 settembre scorso. Per averne diritto, bisogna essere residenti in paese da almeno 12 mesi, essere proprietario o affittuario di una abitazione a titolo di prima casa in cui, con il proprio nucleo familiare, dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Requisito essenziale è, inoltre, e avere avuto un consumo di energia elettrica presso la propria casa, a riprova del periodo di residenza, che non può essere inferiore a 500,00 Kwh annui. L’ istanza va presentata dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 a partire dal 16 ottobre 2023 fino al 06 novembre 2023 e sull’albo pretorio del Comune di possono trovare tutte le informazioni sulla compilazione della domanda e sui documenti da allegare.
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