Dopo il via libera da parte della della Commissione Europea, sebbene sia arrivato decisamente in ritardo rispetto alle attese, non ci sono più ostacoli. Per concedere alle case editrici il tax credit. Quello che, in particolare, è previsto dal decreto Sostegni-bis. Varato dal Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Si tratta, nello specifico, del cosiddetto Bonus distribuzione giornali. Un Bonus che permette di maturare un credito d’imposta, nel rispetto dei requisiti di accesso all’agevolazione. Con il tax credit che poi potrà essere speso portandolo solo ed esclusivamente in compensazione. Ovverosia, attraverso la presentazione del modello di pagamento unificato F24 in modalità telematica. Collegandosi al portale dell’Agenzia delle Entrate. Previo accesso tramite le credenziali. E questo ai fini dell’autenticazione e dell’identificazione.
Dopo il via libera da parte della Commissione europea, che ha ritenuto l’agevolazione compatibile con le direttive UE in materia di aiuti di Stato, il 2 agosto scorso è arrivato l’apposito decreto. Da parte del capo dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Un decreto che, ai fini della presentazione delle istanze di accesso al Bonus a favore delle case editrici, ha fissato nuove scadenze.
Bonus case editrici con nuove scadenze per il credito d’imposta
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Nel dettaglio, si potrà presentare la domanda per il tax credit, che è finalizzato ad incentivare la distribuzione di periodici e di quotidiani nei piccoli centri del nostro Paese, a partire dalle ore 10 del 14 ottobre del 2022. Mentre i termini per la presentazione delle domande si chiuderanno un mese dopo l’apertura.
Precisamente alle ore 23,59 del 14 novembre del 2022. Originariamente, invece, i termini per la presentazione delle istanze erano stati fissati dal 20 ottobre. E fino al 20 novembre del 2021. Quindi con una finestra pari ad una durata, anche in questo caso, ad un mese. Ma il via libera da parte dell’UE poi non è arrivato in tempo utile. Ai fini dell’apertura dei termini.
Quali sono i requisiti di accesso per il tax credit distribuzione giornali. Nei piccoli comuni italiani
Per l’accesso al contributo la casa editrice, oltre ad avere la sede legale nello spazio economico europeo, deve avere pure la residenza fiscale in Italia. O comunque deve avere una stabile organizzazione nel nostro Paese.
In più, ai fini Ateco, l’impresa deve essere classificata nei settori ‘edizione di riviste e periodici’. E ‘edizione di quotidiani’. Così come l’accesso al Bonus è altresì subordinato alla stipula di accordi di filiera. Per la distribuzione di periodici e di quotidiani. Precisamente, nei piccoli comuni. Aventi una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
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