Riparte una campagna che alcuni patronati avviano a cadenza annuale per spingere i pensionati italiani ad intervenire sui loro assegni. Si tratta di campagne di sensibilizzazione che portano ogni anno in evidenza un problema assai particolare: quello delle pensioni sbagliate. Infatti, sono molti i pensionati che non ricevono una pensione giusta. E gli errori nella maggior parte dei casi sono a loro discapito.
Dal momento che è appena trascorso il primo luglio che segna la data in cui i pensionati percepiscono la quattordicesima, l’argomento è piuttosto caldo. Inoltre per i pensionati c’è anche il Bonus 200 euro una tantum, basato sui redditi e quindi anche sull’importo della pensione. Controllare da cosa è composta la propria pensione è fondamentale. Perché proprio grazie al suggerimento dei patronati, anche chi non ha percepito la quattordicesima potrebbe tornare ad esserne beneficiario.
Bonus 200 euro e quattordicesima o maggiorazioni e assegni per i pensionati che verificano il cedolino di pensione dal patronato
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Tutto parte dal cedolino delle pensioni, cioè dal modello OBIS/M. Si tratta della busta paga del pensionato, dove c’è il dettaglio di tutta la pensione percepita voce per voce, sia delle attività che delle passività. In questo modello infatti ci sono la pensione lorda, le trattenute relative alle imposte, alle eventuali cessioni del quinto e alle trattenute sindacali. Ma ci sono anche le eventuali maggiorazioni sociali, l’integrazione al trattamento minimo, gli assegni familiari e così via dicendo. In passato, il modello veniva mandato annualmente a casa del pensionato dall’INPS. Una prassi questa che la digitalizzazione dei servizi dell’Istituto, ha bloccato. Adesso l’accesso al cedolino di pensione deve essere fatto dal pensionato in autonomia, tramite l’accesso all’aria personale del sito dell’INPS. Un accesso autorizzato tramite SPID, CIE o CNS. In alternativa però ci sono i patronati, che possono, tramite delega, operare in nome e per conto del pensionato.
Come fare per recuperare la pensione con tutti i diritti spettanti
Il suggerimento, quindi, è recarsi al patronato a scaricare il proprio cedolino della pensione per verificare se, la pensione effettivamente erogata, è in linea con quello che effettivamente spetta al pensionato. Tutte quelle somme prima citate, cioè le maggiorazioni, le integrazioni, gli assegni familiari e perfino la quattordicesima, necessitano di un intervento preventivo da parte del pensionato. Bisogna comunicare annualmente all’INPS il possesso di eventuali altri redditi che incidono su queste somme aggiuntive della pensione.
L’unico veicolo che permette al pensionato di capire se gode di questi diritti, è il cedolino della pensione. Un’operazione del genere è assai importante perché permette di recuperare anche gli arretrati nel caso in cui il diritto ha determinate prestazioni sia retrodatato. Infatti sembrerebbe che ci siano pensionati che sono riusciti a recuperare anche importi a quattro zeri di arretrato. Un’azione questa che può essere utile ai pensionati anche per verificare il nuovo Bonus 200 euro e quattordicesima quindi, perché si tratta di emolumenti liquidati dall’INPS in base a determinati redditi.
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