Il decreto Rilancio conterrà novità importantissime per il sostegno di tutte le piccole e medie imprese. Per l’esattezza si parla di ben 600 milioni di euro di risparmi legati alle bollette delle utenze elettriche non domestiche e connesse a bassa tensione. Questi “alleggerimenti” saranno relativi al periodo che va da maggio a tutto luglio. Tutto ciò è anche conseguenza della segnalazione che a fine aprile Arera inviò a Governo e Parlamento con una serie di proposte in materia. Ricordiamo che Arera è l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente. Illustriamo allora le novità che riguarderanno le bollette, taglio in arrivo nel decreto Rilancio per le piccole e grandi imprese.
La misura nel decreto Rilancio
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In pratica i dettagli precisi di questa misura saranno noti non appena il decreto Rilancio sarà legge. Dalle anticipazioni si evince che il decreto darà mandato al ministero dell’Economia di versare in due round i €600 milioni per il taglio bollette. I fondi saranno stornati sul conto emergenza Covid-19 che Arera ha aperto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). Queste due tranche, da 300 milioni di euro l’una, saranno girate la 1° entro 90 giorno dall’entrata in vigore del decreto. La 2° entro la fine di novembre.
Cosa verrà “scontato”?
In sostanza cosa andrà ad abbassare, a scontare il sostegno alla bolletta contenuta nel decreto Rilancio? Sostanzialmente si contrarrà la parte dei costi fissi contenuti in bolletta. Vale a dire diminuiranno le voci relative a) agli “oneri generali di sistema” e b) il “trasporto e gestione del contatore”. Come si vede si tratta di costi non strettamente legati al proprio consumo di energia. Ma si tratta di voci di spesa che il gestore sostiene nell’interesse del sistema elettrico nazionale, di tutti. Quindi lo Stato ha pensato bene di togliere le aziende nel pagamento di tali oneri e di sostituirsi in prima persona. E così dare indirettamente sostegno alle imprese colpite dalla crisi post Covid-19.
La palla passerà ad Arera
La bozza del decreto Rilancio prevede che a fissare modi e requisiti della riduzione in bolletta per gli utenti non domestici se ne occupi Arera. La quale emanerà un proprio provvedimento per rideterminare le due voci di costi fissi su elencati, quelli indipendenti dalla potenza utilizzata. Il tutto avrà validità per i 3 mesi di sconto già menzionati e senza ulteriori aggravi tariffari all’utente finale. Alle utenze che hanno contratti di potenza superiore ai 3,3 kilowatt, le quote fisse saranno ricalcolate. Ovvero si applicherà loro una sorta di potenza “ipotetica” pari a 3 kilowatt, ma sarà solo per i costi e non già per la corrente effettiva utilizzabile. Che pertanto non avrà questi limiti e quindi sarà (verosimilmente) maggiore al tetto dei 3 kilowatt, in funzione delle specifiche esigenze.
I beneficiari
Chi sono i potenziali beneficiari non domestici della misura? La novità delle bollette, taglio in arrivo nel decreto Rilancio per le piccole e grandi imprese chi coinvolgerà? Arera ha provato a fare dei primi calcoli e ha fissato in circa 3,7 milioni di aziende piccole, medie e grandi il potenziale bacino di interesse. Per esse, Arera ha ipotizzato un possibile risparmio netto anche maggiore al 70% per gli utenti con 15 kilowatt di potenza impegnata.