Bollette della luce meno salate ma dal 2023 il Canone RAI verrà pagato nel modello 730, col bollo auto o con una cartella esattoriale

canone rai

Il 2023 sarà un anno di grandi cambiamenti in Italia. Si spera che sarà l’anno in cui si riuscirà a mettere alle spalle la pandemia. Ma sarà anche l’anno in cui si cambierà Governo e arriveranno nuove riforme. E nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di riforme votate ad aiutare i cittadini. Una popolazione che oggi fa i conti con aumenti di carburante, bollette e crisi economica. Proprio sulle bollette della luce si apre ad una grande novità che le ridurrà di molto. Ma per i cittadini cambierà poco.

Bollette della luce meno salate ma dal 2023 il Canone RAI verrà pagato nel modello 730, col bollo auto o con una cartella esattoriale

Il Governo da quando ha inserito il Canone RAI in bolletta, ha raggiunto entrambi i requisiti sperati. Prima di tutto ha ridotto l’evasione fiscale che per questa tassa era elevatissima. E poi ha fatto cassa in maniera esponenziale. Con gli aumenti del costo dell’energia elettrica di questi ultimi mesi, i 90 euro di Canone RAI in bolletta hanno peggiorato la situazione per le famiglie che si sono trovate bollette sempre più salate. Tanto che dal 2023 sembra ormai certo che il Canone RAI verrà separato dalla bolletta della luce.

Cosa cambia dal 2023

Il Canone RAI in bolletta è la soluzione con cui si arriva a costringere al pagamento della tassa, la più vasta platea possibile. Ogni altro metodo rischia di ampliare l’evasione fiscale o di mettere all’angolo i cittadini con metodi coercitivi più pesanti. Il Governo cerca alternative che devono essere pure di elevato gradimento. Infatti nel 2023 si andrà a votare e tassare di più i cittadini rischia di essere impopolare. Una soluzione su cui si lavora è quella di utilizzare le dichiarazioni dei redditi.

Ma a bollette della luce meno salate si affiancherà una tassa che sarà pagata con altri metodi e probabilmente ancora più penalizzanti per i cittadini. Ad esempio nel 730. Il Canone RAI diventerebbe una voce della dichiarazione dei redditi, con pagamento a conguaglio come l’IRPEF o le addizionali. Il problema è per chi è incapiente: se non è tenuto a presentare la dichiarazione non avrebbe modo di pagare la tassa. Un’alternativa sarebbe quella di caricare il Canone RAI nel bollo auto come accade in Israele con la loro TV di Stato. O con la tassa sulla casa come avviene in Francia.

Ma chi non ha auto o non ha case di proprietà non potrebbe essere assoggettato al pagamento. Altra alternativa, di quelle che definire radicali è una evidenza oggettiva, sarebbe la cartella esattoriale. In pratica, si arriverebbe a chiedere il Canone RAI con una cartella esattoriale, con l’esposizione a tutti i rischi che il mancato pagamento di una cartella prevede per gli inadempienti. In Inghilterra o in Svizzera adottano questa soluzione, ed in Italia potrebbe essere un lavoro da assegnare all’Agenzia delle Entrate Riscossione o ad un altro esattore.

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