La redazione di Proiezionidiborsa ha affrontato recentemente il rischio che corrono alcuni pensionati. In questo articolo, abbiamo parlato del rischio di revoca della pensione per determinate categorie di ex lavoratori. Oggi affronteremo il tema del blocco dei licenziamenti. Non tutti possono stare tranquilli purtroppo. Analizziamo una recente dichiarazione del Ministro del Lavoro per scoprire che il blocco dei licenziamenti è valido per molti ma non per tutti.
La norma che andremo ad approfondire insieme sarà contenuta in un nuovo decreto che dovrebbe ottenere il via libera la prossima settimana. Se approvato, il Decreto Agosto autorizzerà un nuovo scostamento di bilancio per ulteriori 25 miliardi. Un passo necessario per nuove misure di tutela per imprese e lavoratori.
Blocco dei licenziamenti: per molti ma non per tutti
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In un recentissimo incontro tra Governo e parti sociali, è emerso un dubbio che fa preoccupare i sindacati. I decreti Cura Italia e Rilancio hanno introdotto una serie di manovre a vantaggio delle imprese colpite dalla crisi finanziaria. Al contempo il Governo ha disposto il blocco dei licenziamenti sino al 17 agosto prossimo. Il Decreto Agosto dovrebbe prorogare questo blocco fino al 31 dicembre. Il Ministro Catalfo ha però accennato ad una probabile conferma del blocco solo per le imprese ancora in attività.
L’ipotesi è che le tutele non valgano per i lavoratori delle imprese più in difficoltà. Le sigle sindacali sono in allarme, e hanno organizzato una serie di confronti con Governo e forze politiche per scongiurare il rischio di licenziamenti. L’Esecutivo valuterà con i sindacati un duplice rischio: un aumento della disoccupazione e un raddoppio di costi sociali.
Il confronto con i sindacati
I Sindacati hanno sollevato il caso. Con un blocco dei licenziamenti per molti ma non per tutti, qualche furbetto potrebbe approfittarne. Imprese senza scrupoli potrebbero chiudere figurativamente e licenziare i lavoratori. Per poi riaprire immediatamente assumendo solo una parte della forza lavoro. Magari usufruendo anche degli incentivi del Governo per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Purtroppo, non sarebbe il primo caso di sfruttamento indebito degli incentivi in questo periodo.
Il Governo ha pubblicato alcune statistiche secondo le quali 230mila imprese avrebbero approfittato della Cassa Integrazione senza giustificazione. Si tratterebbe quindi di 230mila aziende che, senza un calo di fatturato, hanno scaricato indebitamente sulla collettività alcune voci di costo. Oltre a beneficiare del rinvio del pagamento delle tasse. Nei prossimi giorni i confronti saranno serrati e le parti cercheranno di trovare una soluzione per evitare un autunno di fuoco. A tutela dei lavoratori e delle imprese che stanno cercando di uscire dalla crisi con serietà e onestà.