Partono nel peggiore dei modi la Borsa italiana e i principali indici finanziari europei. La prima seduta della settimana si conclude con una perdita dell’1,77% a 38.051,99 punti per il FTSEMib. Segno negativo anche per il FTSE Italia All Share (-1,76% a 40.267,08 punti), il FTSE Italia Mid Cap (-1,54% a 49.638,96 punti) e per il FTSE Italia Star (-2,06% a 43.207,52 punti).
Focus su Telecom Italia Tim e Poste Italiane, le protagoniste assolute della giornata. Poste Italiane ha, infatti, annunciato di aver acquisito il 15% delle azioni detenute dal gruppo francese Vivendi in Tim, portando la sua partecipazione al 24,81% (al termine dell’operazione, prevista entro il 1° settembre 2025) e diventando il primo azionista della società di telecomunicazioni. Nonostante l’entusiasmo per l’acquisizione, Poste Italiane ha registrato una perdita dell’1,35% a 16,43 euro e Telecom Italia Tim dell’1,40% a 0,3594 euro.
A picco anche i titoli del settore bancario. Spiccano i ribassi di UniCredit (-3,14% a 51,53 euro), BancoBPM (-2,54% a 9,346 euro), Monte dei Paschi di Siena (-4,57% a 7.302 euro), BPER Banca (-3,38% a 7,21 euro) e Intesa Sanpaolo (-1,82% a 4,734euro).
L’ombra dei dazi continua ad alimentare il trend negativo del settore automotive. Stellantis perde il 2,10% a 10,262 euro e Iveco Group il 4,86% a 15,07 euro. Bene, invece, Terna (+0,58% a 8,364 euro).
Lo spread BTP- BUND si è portato a 113 punti (+0,98%). Seduta deludente anche per le principali piazze europee:
- Francoforte: -1,33% a 22.161,72 punti;
- Londra: -0,88% a 8.582,81 punti;
- Parigi: -1,58% a 7.790,71 punti.
Paura e sconcerto a Wall Street: il Nasdaq sotto dell’1,33%
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Il fortissimo trend al ribasso dell’ultima seduta del mese non risparmia gli USA, con i principali indici azionari in rosso. Alle ore 18, il Dow Jones era sotto aveva recuperato lo 0,11% a 41.631,07 punti, mentre l’S&P500 perdeva lo 0,40% a 5.558,47 punti. Ancora una volta, l’andamento peggiore era quello del Nasdaq (-1,33% a 17.092,76 punti).

Paura e sconcerto a Wall Street: il Nasdaq sotto dell’1,33%
Le perdite per le quotate del settore tecnologico e automobilistico sono notevoli. Su tutte, spiccavano le crisi di NVIDIA (-3,73% a 105,58 dollari) e Tesla (-3,40% a 254,59 dollari). Pesantissima la perdita anche di Moderna, che lasciava l’8,42% a 28,55 dollari.