La valuta virtuale, dopo i massimi di qualche mese fa in cui aveva superato addirittura quota 61.000 USD, oggi sta scivolando verso quota 41.500 USD.
Questa discesa del Bitcoin continuerà o si può parlare di un vero crollo?
Dati alla mano non possiamo parlare di un vero e proprio crollo ma soltanto di una discesa.
Infatti a luglio 2021 il suo valore era di 33.000 USD, quindi chi avesse investito circa sei mesi fa su questa valuta, anche ai valori attuali avrebbe un guadagno di oltre il 22%.
Sicuramente uno tra i rendimenti migliori sui mercati azionari e quindi neppure minimamente paragonabile a nessun rendimento o performance sul mercato obbligazionario.
22%, un rendimento niente male per sei mesi d’investimento
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Il problema che si pone in questo momento è come sempre il solito di tutti gli investimenti finanziari: questa discesa si fermerà o continuerà ancora?
Chi investe in queste nuove monete è per forza di cose abituato a stare sulle montagne russe, con grosse accelerazioni in avanti ed altrettanti ed improvvisi rallentamenti.
Il Bitcoin non è una moneta stabile, bisogna prenderne atto.
Come sempre i suoi balzi in avanti sono imprevedibili. E sono anche scollegati dagli andamenti del mercato, dato che molte volte i suoi valori sono in controtendenza.
In questo momento si possono aprire due scenari. Il primo più prevedibile e tranquillo, sarà determinato ancora da una lenta discesa, in quanto moltissimi investitori vorranno liquidare le posizioni di guadagno. L’altro probabilmente molto più sconcertante.
Questo secondo scenario potrebbe non solo riguardare il mercato delle monete virtuali ma anche quello di tutti gli altri titoli.
L’attuale calo del Bitcoin può essere interpretato come lo scenario più prossimo dei mercati?
In questa fase del mercato azionario, determinato da un marcato movimento laterale, questi segnali ribassisti sul mercato delle valute virtuali possono essere interpretati come le future anticipazioni degli scenari borsistici mondiali?
Per adesso sembrerebbe assolutamente di no.
Se entrambi i mercati hanno avuto crescite quasi parallele e determinate dalle stesse situazioni finanziarie, che precisiamo sono l’eccessiva liquidità sui mercati e l’assoluta assenza di alternative remunerative nel mercato obbligazionario, questo non vuol dire che sono assolutamente interdipendenti
Questo calo è da ritenersi legato alla sua eccessiva crescita dei mesi passati e continuerà con molta probabilità anche nei prossimi mesi.
Chi ha guadagnato cercherà di uscire e chi ha comprato alto potrà farlo soltanto in perdita.
Che quello del Bitcoin sia un vero crollo o una semplice discesa, lo vedremo. Probabilmente, però, se vi sarà un vero crollo in questo mercato, avverrà quando questo comparto verrà posto sotto la lente del fisco e delle sue norme regolamentatrici.