Bilancia commerciale italiana extra UE davvero eccellente!
A ulteriore riprova della validità, se non proprio necessità, di percorrere la strada tracciata con l’accordo denominato “la via della seta”, oggi il dato ha preso letteralmente il volo.
Come spesso accade sui nostri dati molto positivi non vie erano le attese…
Vediamo comunque i dati in tabella.
Tabella dati macroeconomici italiani.
Livello di fiducia delle aziende italiane (Mar) | 100,8 | 101,3 | 101,6 | ||||
Indice della fiducia dei consumatori italiani (Mar) | 111,2 | 112,0 | 112,4 | ||||
Saldo della bilancia commerciale italiana non-UE (Feb) | 2,16B | -0,58B |
Impressionante la crescita della bilancia commerciale italiana extra UE. Un 2.16B rispetto al precedente -0.58B è, come si dice, tanta roba.
Questo sta a significare che l’Italia ha fuori dall’UE un appeal e un riconoscimento maggiore di quello ricevuto in area UE.
Area UE in cui tra vincoli commerciali e strutture di scambi preordinate la nostra bilancia commerciale e i nostri prodotti vengono spesso limitati anche eccessivamente nella loro diffusione.
Peccato non avere oggi la comparazione del dato della bilancia commerciale UE con il dato della bilancia commerciale italiana extra UE.
Stando comunque alle rilevazioni precedenti extra UE ce la passiamo molto meglio…
Zoppica il dato sulla fiducia
Abbiamo volutamente lasciato in tabella anche i due dati sulla fiducia dei consumatori in Italia entrambi sotto le attese.
Questa pubblicazione ci conferma che i dati sulla fiducia sono dati emotivi che spesso hanno una scarsa corrispondenza con quanto sta accadendo nell’economia reale.
E’ già la seconda vola in sei mesi che dopo dei picchi di ripresa la fiducia segna due rilevazioni calanti, cosa che comunque evidenzia un trend non ancora ben definito.
La bilancia extra UE va ulteriormente sviluppata
Tornando al dato ci piace evidenziare come il dato odierno sia superiore a quello del marzo 2018.
In valori assoluti siamo lontani dai picchi ma il confronto anno su anno è sempre quello pii indicativo.
Tanto che ci sentiamo di dire che “la via della seta” non deve assolutamente restare da sola.
La strada degli accordi bilaterali extra UE deve essere via maestra per garantirci una crescita armonica ed occupazionale del nostro paese.