Trovare buon cibo, vino delizioso e mare stupendo in Italia non è particolarmente difficile. Da Nord a Sud sono tante le opportunità di incontrare queste tre eccellenze, ma non solo. In fondo, lo sappiamo, il nostro Belpaese avrà anche tanti difetti, ma, dal punto di vista culinario e paesaggistico, è quanto di meglio si possa trovare al mondo.
Ogni regione, ogni provincia, quasi ogni comune, ha la sua peculiarità. Qualcosa che lo differenzia da tutte le altre, rendendolo spesso unico. In fondo, è questa la bellezza dell’Italia.
Oggi andremo idealmente a visitare una città marchigiana, che può fregiarsi di un grande primato. Oltre a essere il luogo natale di alcune personalità importanti nella storia del nostro sport. Non solo, ha anche una particolarità nel nome, essendo una delle poche località italiane che inizia con una lettera erroneamente definita straniera. Anche se non è proprio così. Stiamo parlando della J e di Jesi.
Situata in provincia di Ancona, sulle sponde del fiume Esino, da cui deriverebbe il nome, è caratterizzata da una lunga storia. La sua cinta muraria, per esempio, perfettamente conservata, ne è solamente uno degli esempi. La sua fondazione risalirebbe addirittura a quasi 800 anni prima di Cristo. Come spesso accade in questi casi, però, non è detto che sia andata effettivamente così. La prima pietra della città, infatti, per altre fonti, sarebbe stata posata dai Celti, qualche secolo dopo.
Beviamo il miglior vino bianco del Mondo in questa città delle Marche
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Quello che è certo, invece, è che Jesi si può visitare in poche ore per scoprire angoli davvero splendidi. Dopo aver varcato una delle 7 porte che fanno parte delle antiche mura, dirigersi verso Piazza Federico II vuol dire andare direttamente nel cuore del centro storico. A lui dedicata perché vi nacque il 26 dicembre del 1194.
Qui si affacciano alcuni dei palazzi più eleganti della città. Tra questi il Ghisleri, al cui interno si può visitare un museo interattivo interamente dedicato alla vita del grande imperatore.
Proseguendo, si arriva in Piazza Colocci, dove sorge il Palazzo della Signoria, uno dei più belli di tutte le Marche. Con il Leone Rampante, simbolo della città, posto sopra il portale d’ingresso. Quindi, a pochi passi, ecco il Teatro Pergolesi, uno dei templi della lirica italiana, dedicato al grande compositore, nato qui nel 1710. Una delle tante figure importanti che hanno visto la prima luce a Jesi. In bella compagnia, insieme a diversi sportivi che hanno lasciato il segno sia nel panorama italiano che in quello internazionale. Pensiamo a Roberto Mancini, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali o Elisa Di Francisca. Le ultime tre, curiosamente, grandissime campionesse di scherma.
Infine, eccoci al Duomo e all’Arco di Clementino. Il primo interamente ricostruito a metà 1700, su una costruzione originaria di 500 anni prima. Il secondo, costruito nel 1734 e dedicato a Papa Clemente XII per ringraziarlo per aver abolito il dazio sul grano.
Non si può lasciare Jesi senza aver assaggiato una delle sue straordinarie specialità. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC “Bucci” del 2019. Addirittura premiato con un importantissimo riconoscimento. Insomma, visitiamo Jesi mentre beviamo il miglior vino bianco del Mondo, in un’atmosfera antica, circondati da splendide bellezze artistiche.
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