Il caffè è una grande tradizione per noi italiani. Lo facciamo a casa e lo gustiamo al bar. Pochi conoscono però il segreto per riconoscere un caffè di qualità al bar. Scopriamolo insieme.
Ognuno è legato alla sua marca di caffè. Piace quella in particolare e non un’altra. Tuttavia per essere sicuri di portare a casa un buon caffè, possiamo seguire qualche regola utile. Infatti, non tutti i caffè in vendita al supermercato sono uguali ed è meglio conoscerne le caratteristiche. Possiamo così comprare un caffè che ci regali in casa degli ottimi profumi.
Come scegliere il caffè al supermercato
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Come ogni prodotto quando si prende dagli scaffali è sempre bene controllare la data di scadenza. Più è lontana e più il caffè è stato macinato da poco. In questo modo conserva meglio i profumi della tostatura che arricchiscono l’aroma del nostro caffè.
Se utilizziamo la moka un buon consiglio è di acquistare il caffè in grani piuttosto che in polvere. Infatti potremo macinarlo poco per volta quando serve e il profumo del caffè si sprigionerà ogni volta.
Il vantaggio delle piccole torrefazioni
Per il caffè in casa è meglio comprarlo direttamente in una piccola torrefazione artigianale. Il caffè di per sé viene da lontano, ma conta molto anche come si lavora e come si tosta. La torrefazione perciò è importante per un risultato di qualità. Le piccole torrefazioni in genere dedicano più cura nella scelta del caffè e tostano anche con più attenzione. Il risultato allora potrebbe sorprenderci. Basta controllare in zona se ci sono delle piccole torrefazioni.
Bere il caffè al bar: il segreto fra due qualità
Se in casa possiamo farci noi stessi un buon caffè, come fare a riconoscere la qualità della tazzina al bar? L’Italia si può dire che è divisa in due riguardo al caffè. Il Nord preferisce maggiormente la qualità arabica e le tostature medie. Il Sud invece la qualità robusta e le tostature scure.
In effetti il caffè si divide in robusta e arabica. La prima dona più corpo alla tazzina di caffè, ma è meno aromatica, contiene più caffeina e costa di meno. L’arabica contiene meno caffeina, è più aromatica, dà meno corpo e costa di più. Per questo in genere si mischiano le miscele. Bere il caffè al bar: ma come riconoscere se in una tazzina vi è più robusta o arabica?
Dopo aver bevuto il caffè, possiamo guardare dentro la tazzina. In questi ultimi anni si fa sempre più uso della robusta, anche per mantenere in Italia i costi al bar ragionevoli. Inoltre per abbassare il contenuto di caffeina si adottano le tostature più scure, che però danno meno aroma. Ebbene per vedere se il caffè appena bevuto contiene molta robusta, il segreto degli esperti è di osservare la tazzina vuota. Se la patina di caffè lasciata nella tazzina forma uno strato uniforme, allora vi era una buona presenza di qualità robusta. Se invece crea dei rivoli, allora la qualità predominante è l’arabica. Ognuno poi sceglie secondo il gusto e il piacere che gli dona una tazzina di caffè.