Con la firma di un protocollo di intesa, ecco che parte una interessante iniziativa occupazionale anche e soprattutto per chi gode di sussidi e strumenti di contrasto alla povertà. Infatti direttamente la Ministra del Lavoro, Marina Calderone ha annunciato la fumata bianca dell’intesa tra Governo e Consorzio Elis che mira proprio a dare seguito a quelle politiche attive del lavoro tanto discusse in collegamento soprattutto con il reddito di cittadinanza. Ci sono ben 10.000 posti di lavoro a disposizione!
Sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali c’è la notizia dell’accordo che adesso prevede l’assunzione di 10.000 addetti in diversi settori ed in una delle 45 imprese che da gennaio hanno dato i natali a “Distretto Italia”, un nuovo progetto di orientamento, formazione e avviamento al lavoro.
Ben 10.000 posti di lavoro per chi prende il reddito di cittadinanza, controlla se sei anche tu tra questi
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Come si legge sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro, sono 10.000 le posizioni vacanti che sono emerse durante l’avvio di questo nuovo progetto. Ed i settori di interesse sono soprattutto quelli collegati all’energia, alla trasformazione digitale, alle telecomunicazioni ed alle costruzioni. Si da seguito quindi al progetto, che si collega inevitabilmente alle novità sul reddito di cittadinanza che verrà fermato per gli occupabili già a luglio. Il Governo sul sussidio ha già provveduto a mettere il freno ai soggetti tra i 18 ed i 59 anni che possono lavorare non appartenendo a famiglie con al loro interno condizioni di fragilità.
E non c’è alternativa al trovare lavoro agli attivabili, e il Governo lo dimostra anche con questa interessante iniziativa. Infatti oggi si parla di assumere praticamente, gli occupabili del reddito di cittadinanza. Perché l’intesa con il Consorzio Elis punta proprio ad arrivare ad inserire nel mondo del lavoro persone a rischio povertà ed emarginazione sia lavorativa che sociale. Soprattutto quelle che rientrano in misure di sostegno, sussidi e simili. Inevitabile il riferimento al reddito di cittadinanza.
Ecco cosa bolle in pentola per gli occupabili del RdC
Già da aprile è scattato il piano, come dimostrano i vari corsi di formazione di durata variabile tra le 5 e le 20 settimane avviati per posatori di fibra ottica, programmatori software, manager di cantiere e impiantisti elettrici. Adesso nella collaborazione tra pubblico e privato, il Governo metterà a disposizione delle aziende partecipanti al progetto e degli uffici per il lavoro che hanno aderito, l’elenco delle persone di età comprese tra i 18 ed i 59 anni, beneficiarie del reddito di cittadinanza, Elenco da cui si attingeranno evidentemente le assunzioni.
Sul sito del distrettoitalia.elis.org c’è la possibilità di candidarsi. In definitiva, ecco partire i primi progetti che saranno quelli che consentiranno al Governo di portare a compimento il passaggio da un semplice sussidio per tutti, come era il reddito di cittadinanza, a due diverse misure. Una per i fragili, ovvero per famiglie con all’interno minori, over 60 o invalidi. Dall’altro invece, una misura che consente dietro un piccolo aiuto economico, agli occupabili, di trovare davvero lavoro.