Bello Bello, il tormentone virale che tratta il tema del mobbing e sono migliaia i follower su Instagram

instagram

La mente va al film “Cado dalle Nubi”, in cui un imbranato Checco Zalone dalla Puglia raggiunge Milano alla ricerca dell’affermazione come cantante. Ci riuscirà grazie ad un motivetto banale, che travolge i giudici per la “straordinaria mediocrità” che crea immedesimazione da parte del pubblico. Così, dalla recitazione alla realtà, è esploso il fenomeno Martelli.

Il caso

Si è presentato come un ragazzo tonto. In t-shirt e pantaloncini corti rigorosamente bianchi, capelli lunghi e senza talento. Di fronte la giuria di Italia’s Got Talent, che da subito ha riconosciuto il personaggio trash che “funziona”, come si dice in gergo televisivo. Così Federico Martelli, anni 35, è arrivato in finale con la canzone, intonata male, sulla presunzione dei capi di lavoro rispetto ai dipendenti e collaboratori.

Successo di massa

La canzone ironica ha incassato l’ok di Mara Maionchi, Frank Matano, Federica Pellegrini ed Elio (quello delle Storie Tese). E proprio quest’ultimo ha detto con grande simpatia al sig. Martelli che “canta male”, non è intonato ma il personaggio e il testo della canzone sono vincenti. Già al primo ascolto, il ritornello si fissa in testa e non ti abbandona più. Ormai è virale nelle radio e sul web. Arriva persino nelle stazioni delle metropolitane. Un motivetto di una banalità disarmante che in un batter di ciglio è diventato popolare. Conosciutissimo e cantato dalla massa. Bello Bello, il tormentone virale tratta un tema di forte attualità che sinora pare non sia stato mai oggetto di canzoni d’autore. Parliamo dei maltrattamenti a lavoro e del cosiddetto fenomeno del mobbing. Si tratta dei casi in cui nell’ambito lavorativo viene esercitata una forma di pressione psicologica, mediante atteggiamenti o parole aggressive ripetute.

Bello Bello, il tormentone virale che tratta il tema del mobbing e sono migliaia i follower su Instagram

Squisitamente trash (spazzatura) nei modi e nello stile, Bello Bello vince perché da Nord a Sud tutti canticchiano la canzone. “Ripete sempre che non aveva niente, poi si è preso tutto da solo imparando le lezioni sulla pelle. È un caso più unico che raro. Arriva lui, bello bello […]”. I followers su Instagram schizzano di minuto in minuto. Già preso di mira dal Trio Medusa, Martelli dice che ha tutte l’intenzione “di trovare un cantante o una cantante più bravo di me che porti sul palco le mie canzoni”. Consapevole dei suoi limiti, che sono anche il motivo del successo, Martelli è altresì il frutto della produzione di Dario Moroldo. Vince perché, prendendo in prestito parte del film di Zalone, “è straordinariamente mediocre” e affronta un tema molto sentito.

Lettura consigliata

La Rappresentante di Lista tra i primi 10 su Spotify, bene anche Elisa e Irama, «Brividi» al timone

Consigliati per te