Il nostro corpo quando qualcosa non va non tarda a fornirci dei messaggi ben chiare. A volte infatti prestare un po’ di attenzione a cosa tenta di dirci potrebbe salvarci la vita. Facciamo un esempio nel campo delle malattie di tipo cardiovascolare. Non solo dolore al petto e al braccio, ma anche questi silenziosi sintomi potrebbero essere avvisaglie di infarto soprattutto nelle donne giovani. Questo però vale anche nei casi meno gravi.
Riconoscere certi segnali potrebbe aiutarci a vivere molto meglio, evitando i malesseri quotidiani che a volte ci assalgono. Per questo oggi illustriamo dei sintomi che, se persistenti, dovrebbero portarci a prenotare una visita per un controllo. Infatti battito cardiaco irregolare, debolezza muscolare e cambiamenti nell’umore potrebbero essere dovuti alla carenza di questo prezioso sale minerale. Vediamo insieme di che cosa si tratta e scopriamo perché dovremmo tenere conto di questo valore.
Battito cardiaco irregolare, debolezza muscolare e cambiamenti nell’umore potrebbero essere dovuti alla carenza di questo prezioso sale minerale
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Stiamo parlando del potassio. Questo minerale generalmente dovrebbe assunto per un fabbisogno di circa 2.000 mg al giorno. Il suo ruolo sta principalmente nella regolazione della contrazione muscolare e nel mantenere nella norma i valori della pressione, contrastando l’azione inversa attuata dal sodio. Inoltre potrebbe anche ridurre il rischio di sviluppare calcoli renali. Generalmente lo si trova in parecchi alimenti. Ecco una piccola lista esaustiva:
- i fagioli;
- la frutta secca;
- le verdure, principalmente quelle a foglia verde;
- i pomodori;
- le zucchine;
- i cetrioli;
- le melanzane;
- la zucca;
- le patate;
- le carote;
- infine pochissimi lo conoscono, ma questo prezioso frutto è quello più ricco di magnesio e potassio.
Quando però il potassio viene a mancare nelle dosi adeguate può provocare dei disagi. Nonostante l’evento infatti sia molto improbabile, una sua carenza porterebbe a delle problematiche, come sensazioni di nausea e di vomito. Inoltre, sembrerebbe che i livelli bassi di questo sale minerale sono generalmente riscontrati nei soggetti che avrebbero problemi al cuore o soffrirebbero di pressione alta. In questo caso aumentare le entrate di potassio, abbinandolo correttamente al sodio, potrebbe portare a dei benefici. Non ci sono però delle correlazioni di tipo scientifico che confermino questo punto. Prima di procedere in qualsiasi modo, quindi, è meglio confrontarsi con un medico e capire qual è la situazione, evitando delle assunzioni di integratori fai da te. Questi, infatti, in alcuni casi potrebbero arrecare più danni che benefici.
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