Batticuore e debolezza non solo sarebbero sintomi di un calo di pressione perché potrebbero significare altro

fibrillazione atriale

In estate spesso si possono avvertire battito accelerato e debolezza. Questo stato è condiviso da molti e largamente sottovalutato. In realtà si pensa subito ad un calo di pressione. Spesso dei sintomi noti per una patologia ci fanno errare clamorosamente l’autodiagnosi. Ad esempio, quando avvertiamo formicolio ad un braccio, pensiamo subito ad un principio d’infarto. Potrebbe invece trattarsi di  patologie come la sindrome dello stretto toracico. In caso di batticuore e forte debolezza bisogna rivolgersi al medico o al pronto soccorso. In alcuni casi, infatti, questi sintomi adombrerebbero una patologia più seria.

Batticuore e debolezza non solo sarebbero sintomi di un calo di pressione perché potrebbero significare altro

Ci stiamo riferendo alla fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è la contrazione anomala dei due atri che sono i due vani della parte superiore del cuore. Ciò ha ricadute sull’attività dei ventricoli sottostanti con una quantità di sangue “pompata” irregolare. Rientra nell’ambito delle aritmie e fra queste è la più diffusa fra la popolazione. Le conseguenze vanno dall’insufficienza cardiaca sino all’ictus e alla demenza.

Ci sono 3 tipi di fibrillazione atriale in base alla frequenza:

  • parossistica, dura pochi minuti e avviene sporadicamente;
  • persistente, non si risolve spontaneamente;
  • permanente, dove è una condizione costante.

Le cause e i sintomi

Le cause di questo disturbo sarebbero ancora dibattute perché ne soffrirebbero anche soggetti senza problemi cardiaci. Vediamo qui altri sintomi rivelatori della fibrillazione atriale:

  • palpitazioni;
  • fastidio al petto;
  • affaticamento e astenia;
  • perdita dei sensi.

La fibrillazione può essere anche asintomatica. Non sono rari i casi in cui la diagnosi avvenga accidentalmente facendo altri controlli. Se i motivi sono ancora sconosciuti, alcuni fattori possono invece, aumentare il rischio che si verifichi. Ci esponiamo a questo problema se:

  • non curiamo la pressione sanguigna alta o ipertensione;
  • non curiamo il colesterolo alto;
  • continuiamo ad abusare di alcool, fumo o droghe;
  • siamo in sovrappeso.

Inoltre il rischio aumenta con l’avanzare dell’età e con la presenza di cardiopatie e malformazioni cardiache genetiche. Anche nei soggetti diabetici o con problemi tiroidei, la fibrillazione atriale è più ricorrente.

Diagnosi

L’esame d’elezione per diagnosticare la fibrillazione atriale è l’ECG, ossia l’elettrocardiogramma.

In seguito vengono prescritti esami più approfonditi come gli esami del sangue, l’Holter, test sotto sforzo, inserimento di un chip sottocutaneo per registrare il battito.

Come si cura

La terapia può essere sia di tipo farmacologico con la prescrizione di anticoagulanti oppure tipo chirurgico.

In Italia siamo all’avanguardia con questi interventi con centri d’eccellenza in tutto il territorio nazionale. All’Ospedale Mauriziano di Torino si è svolto pochi giorni fa il primo intervento mininvansivo al Mondo proprio per la fibrillazione atriale.

Se dovessimo quindi avvertire batticuore e debolezza non esitiamo a rivolgerci al Pronto Soccorso. Infatti batticuore e debolezza non solo sarebbero sintomi di un calo di pressione ma potrebbero significare anche la presenza di questa circostanza.

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