L’inflazione ha inevitabilmente colpito anche i prezzi degli alimenti tipici della Pasqua. Le famiglie, infatti, saranno costrette a spendere di più per cucinare le pietanze per i giorni di festa. Da uno studio pubblicato dal Centro di Ricerca sui Consumi (CRC), quest’anno gli italiani sborseranno circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2024, per un importo complessivo di 2 miliardi di euro.
L’aumento interessa in maniera generalizzata tutti i generi alimentari: non solo la carne e i dolci, ma anche le verdure e le tradizionali uova di cioccolato (diventate un vero e proprio bene di lusso). Quest’anno, oltre all’inflazione, gli italiani dovranno fare i conti con la crisi generata dai dazi e la difficoltà di reperire alcune materie prime. A differenza degli altri anni, in cui per risparmiare era “sufficiente” ricorrere ai pranzi fai-da-te, ora i rincari interessano i prodotti reperibili al supermercato e, quindi, anche chi passerà le vacanze a casa sarà costretto a spendere di più.
Fino al 20% in più per il pranzo di Pasqua: quali beni costeranno caro?
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Come annunciato nelle scorse settimane, i pranzi delle festività pasquali saranno tutt’altro che economici. Non basterà evitare di cucinare piatti sofisticati, perché gli aumenti riguardano anche gli ingredienti “base”, come il burro, per il quale le famiglie spenderanno addirittura il 19,7% in più. Tra i rincari più significativi ci sono il caffè macinato (+19,5%), la carne di agnello (+8,2%) e le bevande alcoliche (+7,9%).

Fino al 20% in più per il pranzo di Pasqua: quali beni costeranno caro?
Ma i prezzi sono saliti alle stelle anche per i vegetali, le uova fresche e i salumi, aumentati rispettivamente del 4,3%, del 4,4% e del 2% rispetto allo scorso anno. Il dato che colpisce particolarmente grandi e piccini è il valore delle amatissime uova di Pasqua che, in alcuni casi, costeranno fino al 20% in più. Il cacao, in particolare, avrebbe subito una maggiorazione di ben il 14,1%. La stangata interessa anche le colombe che potrebbero essere vendute addirittura a più di 80 euro al chilo.
Le cause dell’aumento dei prodotti alimentari pasquali
Il settore agroalimentare è uno di quelli maggiormente esposto all’attuale catastrofe finanziaria e su di esso grava particolarmente la questione legata alle importazioni e alle problematiche relative ai costi di trasporto. La recenti condizioni climatiche e le eccezionali precipitazioni temporalesche in gran parte dell’Italia, inoltre, hanno inciso su un sistema già in bilico.

Le cause dell’aumento dei prodotti alimentari pasquali
Per alcuni prodotti, come il cacao, il caffè e le uova, tuttavia, lo studio condotto dal Centro di Ricerca sui Consumi attesta come le difficoltà non siano localizzate in determinate aree geografiche, ma affliggano tutti i Paesi del mondo. In pratica, sulla tavola di Pasqua graveranno non solo l’inflazione e i dazi, ma pure il calo delle produzioni, l’aumento della domanda e la crisi climatica.