Basterebbe fare questo semplice documento al proprio animale domestico per avere rimborsi sulle spese veterinarie fino a 2.500 euro

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Fido e Micio sono una presenza per alcuni indispensabile, ma quanto costa tenere un animale in casa? Le spese veterinarie rappresentano una bella fetta del bilancio familiare e spesso bisogna farsi bene i conti per evitare di andare in rosso.

I padroni di un cane saranno felici di sapere che l’ENCI, ovvero l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, ha recentemente comunicato di aver stipulato un’importante convenzione. Lo scopo è di tutelare, con un’assistenza sanitaria dedicata, sia gli amici a quattro zampe che i loro padroni. Questo è poi lo scopo principale dell’ENCI: tutelare le razze canine riconosciute pure e migliorare e incrementare il loro allevamento.

Questo scopo si raggiunge anche nella disciplina e nella salvaguardia dell’utilizzo di quei cani ai fini zootecnici, oltre che sportivi.

I proprietari di questi animali da oggi potrebbero accedere a una serie di agevolazioni. Il tutto proprio grazie alle convenzioni stipulate dall’ENCI. Quest’ultime hanno l’obiettivo di garantire a chi aderisce il massimo sostegno per la salute sua e dei suoi familiari. In quest’ottica non possono essere esclusi gli amici animali domestici.

La convenzione vuole quindi garantire ai cani e ai loro padroni l’accesso al cosiddetto “Sussidio Sanitario Pet”. Basta essere in regola con alcuni documenti.

Basterebbe fare questo semplice documento al proprio animale domestico per avere rimborsi sulle spese veterinarie fino a 2.500 euro

I rimborsi previsti dalla convenzione coprono spese veterinarie sia per malattia che per infortunio, compreso Day Hospital, per un massimale annuo di 2.500 euro. È previsto anche un rimborso per gli esami diagnostici da 1.000 euro l’anno e, utilissimo, 150 euro per le eventuali spese di ricerca e smarrimento dell’animale.

Per accedere a queste misure è necessario iscrivere il proprio cane al Libro Genealogico.

L’obiettivo da un lato è quello di migliorare la cultura della prevenzione sanitaria veterinaria. Dall’altro è quello di garantire a chi aderisce un’elevata qualità del servizio, che risponda alle proprie esigenze veterinarie.

Il presidente dell’ENCI, Dino Muto, si è detto molto soddisfatto.

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