L’impianto dentale che sia singolo o multiplo è una vera innovazione che restituisce il sorriso a molte persone. Si tratta, come sappiamo, dell’inserimento di una vite (detta implantare) nell’osso, della mascella o della mandibola su cui verrà avvitato un moncone. Sul moncone sarà fissata la corona. Sono veramente “come denti naturali” e avrebbero durata illimitata ma occorre evitare alcuni banali errori. Ecco quali sono e quali accessori dovremmo sempre utilizzare.
Basterebbe davvero poco per mantenere un impianto dentale per tutta la vita ma bisogna seguire queste regole d’oro
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“Se sono denti finti, non può formarsi placca e tartaro”, si pensa. Credere questo è assolutamente sbagliato dato che i batteri si possono depositare come nel resto del cavo orale e pertanto è necessaria una corretta igiene. L’igiene orale è importantissima e deve essere svolta in maniera meticolosa tre volte al giorno. Il punto su cui concentrare il passaggio dello spazzolino è soprattutto il retro della corona nella parte di giunzione con la gengiva. Occorre infatti che da questo punto non passino batteri che potrebbero arrivare sino all’osso. La perimplantite è un’infezione batterica attorno all’impianto dentale che, se non curata, potrebbe portare alla perdita dei quest’ultimo. Puliamo bene l’area di giunzione con la gengiva soprattutto sul retro dell’arcata dentale.
Non usare il filo interdentale
Questo è un altro errore da evitare per mantenere a lungo l’impianto. Ci sono dei fili interdentali appositi chiamati Superfloss che sono ricoperti da materiale spugnoso e possono esser passati agevolmente fra le corone dell’impianto.
Non usare lo scovolino
Lo scovolino va sempre utilizzato ma occorre scegliere il più adatto allo spazio che abbiamo fra denti ed impianto in modo da non irritare le gengive. I movimenti da compiere sono dall’esterno verso il palato e viceversa. Se l’impianto fosse un ponte con scarsa divisione fra le corone, allora, solo in questo caso potremmo non usare lo scovolino.
Non ci possono essere depositi di cibo sotto l’impianto
Altro errore da non commettere è quello di credere che non ci sia spazio alcuno fra impianto e gengiva. In questa zona si possono depositare dei residui di cibo che potrebbero portare ad infiammazioni o alitosi. Un ottimo strumento per ovviare a questo problema è l’idropulsore. Potremmo definire l’idropulsore come una doccetta, un getto d’acqua mirato che pulisce alla perfezione gli interstizi del cavo orale.
Fumare con gli impianti dentali
Pessina abitudine è continuare a fumare nelle settimane successive all’intervento di implantologia. Da uno studio del College of Dentistry di New York si rivela come i fumatori (più di 10 sigarette al giorno) siano più esposti ad un fallimento dell’impianto dentale. Ciò si spiegherebbe col fatto che l’impianto riuscirebbe ad integrarsi poco nell’osso e più lentamente. La nicotina riduce la circolazione sanguigna locale e pertanto l’impianto potrebbe attecchire meno.
Basterebbe davvero poco per mantenere un impianto dentale come, ad esempio, deve evitare di fumare almeno nelle sei settimane successive all’intervento.
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