Condurre un’alimentazione varia ed equilibrata, come ben sappiamo, è fondamentale se si vuole restare in salute. In questo senso, un aspetto su cui bisogna prestare particolare attenzione è bilanciare l’assunzione dei sali minerali. Questi ultimi sono sostanze inorganiche, generalmente assunte attraverso l’acqua e il cibo, molto importanti per il buon funzionamento dell’organismo. In generale, sia una carenza che un eccesso di queste sostanze potrebbero comportare diverse conseguenze negative per la salute.
Per prevenire eventuali problemi, quindi, è importante conoscere quali alimenti siano più ricchi di sali minerali e adeguare, di conseguenza, la propria dieta. In altri articoli, ad esempio, abbiamo parlato di un altro alimento ricco di sali minerali, ossia la bresaola.
Nelle prossime righe, invece, analizzeremo le proprietà nutrizionali dei semi di canapa. Questa pianta, conosciuta anche come Cannabis Sativa, viene coltivata dall’uomo fin dai tempi più antichi e la sua coltivazione è stata rivalutata anche negli ultimi anni.
Infatti, non tutti sanno che la canapa potrebbe avere un enorme impatto nello sviluppo di carburanti e nella produzione di plastiche biodegradabili. Ben più noti, invece, sono gli utilizzi di alcune parti della pianta, come ad esempio il fusto e le foglie. Grazie a queste ultime due parti, infatti, si possono produrre fogli di carta, tessuti e cordami. Con i semi, invece, si possono ricavare oli e farine anche se, come vedremo, si possono consumare anche interi.
Basterebbe assumerne soltanto 30 grammi al giorno per coprire il fabbisogno di questo minerale importantissimo per cuore, muscoli e sistema nervoso
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I semi di canapa, come riporta questo studio, sono composti per il 50% da lipidi e quindi grassi. Tuttavia, essi sono per lo più insaturi, ossia grassi “buoni”. Tra questi rientrano, ad esempio, i grassi omega 6 e quelli omega 3 che, in questo caso, si trovano in un rapporto di 3:1. Questa proporzione sarebbe molto efficace nel ridurre il rischio di patologie causate da un aumento del colesterolo.
All’interno dei semi di canapa, inoltre, vi sono anche i cosiddetti fitosteroli. Questi composti chimici, di origine vegetale, hanno una struttura simile al colesterolo e quindi competono con esso per essere assorbiti dall’intestino. Questo meccanismo, quindi, potrebbe contribuire a tenere a bada i livelli di colesterolo.
Infine, oltre ad apportare numerosi benefici sul sistema cardiovascolare, i semi di canapa sono un’ottima fonte di proteine, fibre e soprattutto sali minerali. Tra essi spiccano sicuramente il potassio, lo zinco, il ferro ed il magnesio. Quest’ultimo, in particolare, è un minerale fondamentale per le funzionalità del cuore, dei muscoli e del sistema nervoso. Integrando i semi di canapa nella dieta, basterebbe assumerne soltanto 30 grammi al giorno per colmare un’eventuale carenza di questo minerale.
Per assumerli interi un’ottima idea potrebbe essere quella di spolverarli sulle insalate o sui primi piatti. Oppure si potrebbero consumare a colazione insieme ad uno yogurt o un frutto di stagione.
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