Sono stati raggiunti gli obiettivi di prezzo preventivati ad agosto. Agli inizi di ottobre è stato segnato un nuovo minimo. Il 6 ottobre si è formato un pattern rialzista sul time frame giornaliero. Basterà tutto questo per far salire i mercati azionari ed evitare il crollo? Non basta ancora. Ci sono infatti, diversi fattori a favore di un ulteriorie ribasso.
I pro e i contro
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A favore di un rialzo ulteriore dei mercati ci sono i calcoli statistici:
il terzo anno del ciclo presidenziale americano vede formare il massimo fra novembre e dicembre;
è un anno che chiude in forte rialzo;
entro marzo viene lasciato alle spalle il bottom dell’intero decennio.
Inoltre ci sono delle divergenze positive sulle medie settate a 200/400 e 600.
A sfavore ci sono i pattern che si sono formati sui time frame settimanali e mensili, che in casi similari hanno dato inizio a ribassi importanti.
Dal punto di vista macroeconomico, in contesti similari (tassi al rialzo/alti e crescita moderata), i mercati azionari hanno vissuto rialzi pluriennali.
Chi avrà ragione? Questa settimana sarà importante per dare peso all’una o all’altra tesi. Per quale idea propendiamo? Per nessuna, dopo aver indicato quali sono i pro e i contro non possiamo far altro che attendere gli eventi e accodarci ad essi.
Basterà tutto questo per far salire i mercati azionari ed evitare il crollo? I livelli da monitorare
Stamani sembra che il rimbalzo inziato venerdì voglia continuare, vedremo cosa accadrà fino in chiusura di giornata. Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 6 ottobre abbiamo letto i seguenti prezzi sui listini analizzati:
Dax Future
15.345
Eurostoxx Future
4.166
Ftse Mib Future
27.805
S&P500
4.308,50
Il ribasso potrebbe ripartire solo se le chiusure di seduta del 10 ottobre saranno inferiori a:
Dax Future
15.143
Eurostoxx Future
4.109
Ftse Mib Future
27.400
S&P500
4.217.
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