L’aloe è una pianta altamente decorativa e semplicissima da curare. Si tratta di un arbusto tipico delle regioni mediterranee ma cresce in maniera spontanea anche in Africa e nell’Asia medio-orientale. A Lanzarote si trova la coltivazione più grande d’Europa.
Fa parte della famiglia delle Liliaceae e ben sopporta il clima secco e le temperature elevate. Resiste molto bene anche alla siccità.
In genere, si sente parlare spesso dell’aloe in ambito cosmetico e medicamentoso. Molti infatti sostengono che il gel che si trova all’interno delle sue foglie abbia proprietà lenitive e calmanti, antibatteriche ed antifungine. Per tal motivo vi sono tantissimi prodotti a base di aloe, come creme e lozioni, che vengono usati in caso di eritemi, scottature, ma anche in caso di acne e per favorire la cicatrizzazione delle ferite. Vi sono inoltre anche persone che fanno dell’estratto di aloe un uso interno per alleviare i disturbi di stomaco e legati alla digestione in generale. Nonostante la fama, in tal senso non vi sono prove scientifiche a riguardo.
Molto meglio e sicuro quindi considerare l’aloe come pianta da tenere in casa dato il suo altissimo potere ornamentale e decorativo.
Caratteristiche e consigli per la cura
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Costituita da foglie triangolari e allungate di un bel verde brillante, l’aloe somiglia molto all’agave. Si presenta come un cespo con un nucleo centrale che si sviluppa verso l’esterno mediante l’apertura delle foglie. Queste terminano in maniera appuntita e lungo i lati hanno una fila di spine. Per la presenza del famoso gel, le foglie hanno una consistenza carnosa.
Considerando i suoi habitat originari, l’aloe è una pianta semplice da curare e gestire perché richiede pochissime cure. L’importante è trovare la giusta collocazione in modo che riceva una buona illuminazione, purché non diretta, e rimanga al riparo dalle correnti d’aria.
Essendo una succulenta, limitare al minimo le annaffiature.
Nonostante queste semplici regole basilari, anche l’aloe può soffrire e, come tutte le piante, ce lo comunica attraverso il suo aspetto.
Bastano queste 3 semplici mosse per rinvigorire l’aloe con foglie secche e gialle
Ad un certo punto può capitare che le foglie dell’aloe, in special modo nella parte terminale, diventino gialle e spesso anche rinsecchite. Questo è infatti uno dei problemi più comuni che l’aloe può presentare.
Generalmente ciò può accadere per svariati motivi. Ecco i più comuni:
- la pianta sta soffrendo il calo delle temperature e/o l’esposizione a correnti d’aria; in questo caso, è bene metterla in un luogo riparato. Se finora l’abbiamo tenuta all’aperto, è arrivato quindi il momento di ritirarla in casa;
- l’abbiamo annaffiata troppo. Sospendere le irrigazioni per almeno un mese e comunque finché il terreno si è completamente asciugato;
- soffre per costrizione. Provare quindi a rinvasarla utilizzando un contenitore più grande rispetto al precedente.
Ed ecco dunque che bastano queste 3 semplici mosse per rinvigorire l’aloe con foglie secche e gialle.
Approfondimento
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