In alcuni casi sintomi quali spossatezza, astenia e irritabilità si possono attribuire ad una carenza di ferro, un minerale fondamentale per molti processi di sintesi. Attraverso una opportuna integrazione è possibile compensare una simile mancanza e recuperare le energie perdute. Chi preferisce sfruttare al meglio l’alimentazione, piuttosto che ricorrere ad integratori farmacologici, sa che alcuni alimenti sono delle vere e proprie risorse di ferro. Vediamo allora quali sono le dosi giornaliere raccomandate per l’assunzione di ferro negli uomini e nelle donne e in che modo integrarlo.
Di quanto ferro abbiamo bisogno ogni giorno?
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Gli alimenti che contengono importanti quantità di ferro sono moltissimi e di differente origine. Questo è un aspetto importante in quanto ad oggi molte persone seguono dei regimi alimentari selettivi che escludono, ad esempio, gli alimenti di origine animale. Nel mondo vegetale i cibi che possono fornire un buon apporto di ferro sono sicuramente i legumi e alcuni cereali integrali come l’avena. Tuttavia è indubbio che l’apporto di ferro derivante da alimenti di origine animale sia ben più alto e consistente.
Di quanto ferro abbiamo bisogno ogni giorno? Nella generalità dei casi gli uomini dovrebbero assumere circa 10 mg di ferro al giorno in base al proprio fabbisogno. Le donne invece necessitano di circa 15 mg al giorno di ferro. La ragione di un fabbisogno più elevato è ascrivibile all’effetto di perdita a cui il ciclo mestruale espone ogni mese.
Basta una porzione per fare il pieno di ferro contro debolezza e affaticamento
Uno degli alimenti che è sicuramente molto ricco di ferro è il fegato di bovino. In 100 grammi di prodotto sono disponibili circa 17 mg di ferro. Ecco perché ne basta una porzione per fare il pieno di ferro contro debolezza e affaticamento. Il fegato di bovino, oltre al ferro, è ricco anche di proteine ad alto valore biologico e di vitamine, minerali e amminoacidi essenziali. Per la sua natura, tuttavia, il fegato di bovino è anche ricco di grassi insaturi che potrebbero essere poco indicati per chi soffre di colesterolo alto. Ecco perché è importante assumerne secondo le dosi suggerite dal proprio nutrizionista o specialista di riferimento.
Le tipologie maggiormente disponibili sul mercato sono il fegato di manzo e quello di vitello. Come sappiamo, il fegato svolge la principale funzione metabolica nell’organismo e quindi potrebbe contenere i residui di antibiotici o anabolizzanti utilizzati nell’allevamento. Per queste ragioni è sempre consigliabile acquistare un prodotto garantito che possieda tutti i dati di tracciabilità della carne.
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