Ecco come ottenere più contributi dall’INPS quando la propria carriera lavorativa ha subito interruzioni o sospensioni per determinati motivi previsti dalla legge. Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione o ratealmente.
Più gli anni avanzano e più ci si sente stanchi di affrontare le continue difficoltà e pressioni sul lavoro. Sono tanti i lavoratori e le lavoratrici che non vedono l’ora che arrivi il momento della fatidica pensione. Peraltro l’attuale Governo ha confermato Opzione Donna, che consentirà alle donne di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 d’età anagrafica. Inoltre ha anche introdotto un nuovo schema di anticipo pensionistico, Quota 103.
Questo consentirà di andare in pensione a soli 62 anni d’età con 41 anni di contributi. Mentre chi deciderà di restare al lavoro potrà fruire di un Bonus, che prevede un aumento in busta paga. Tuttavia la carriera di ognuno di noi è costellata di molteplici situazioni che potrebbero ritardare l’accesso alla pensione. Per questo il nostro legislatore ha previsto la possibilità di riscattare determinati periodi previsti dalla legge e scoperti da contribuzione. Si tratta dei contributi da riscatto a carico del richiedente per gli iscritti a gestioni private.
Basta una domanda all’INPS per ottenere più anni di contributi per andare in pensione
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La domanda si presenta all’INPS territorialmente competente per residenza, con tutta la documentazione richiesta. Successivamente il richiedente riceverà una notifica a mezzo racc.ta A/R o una PEC all’INPS contenente il provvedimento di accoglimento della domanda di riscatto. Nella comunicazione inoltre saranno indicate le modalità e i termini previsti per il versamento. Il pagamento dovrà effettuarsi a mezzo PagoPA. Dal sito dell’INPS si potranno stampare gli Avvisi di Pagamento attraverso il Portale dei Pagamenti. Il pagamento potrà effettuarsi in un’unica soluzione entro 60 giorni dalla data di ricezione del provvedimento. Nonché ratealmente mediante addebito diretto sul conto corrente. In quest’ultimo caso, solo se il richiedente non è pensionato e se i contributi da riscattare non sono da utilizzare immediatamente per l’accesso alla pensione.
Quali lavoratori possono accedere a tale forma di riscatto
Potranno richiederlo i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, gli iscritti ad una delle Gestioni speciali lavoratori autonomi, alla Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati. Nonché gli iscritti ai fondi speciali, sostitutivi ed esclusivi gestiti dall’INPS. Tra le principali forme di riscatto rientrano quella dei corsi di studio, per costituzione di rendita vitalizia reversibile di contributi omessi e caduti in prescrizione.
Nonché il riscatto di periodi d’interruzione o sospensione del rapporto di lavoro o di non attività connessi a rapporti di lavoro prestato con contratto part-time. O ancora, il riscatto di periodi d’aspettativa per gravi motivi di famiglia, del servizio civile su base volontaria e ulteriori periodi espressamente previsti dalla legge. Pertanto per chi ha visto interrompersi l’attività lavorativa per uno dei predetti motivi basta una domanda all’INPS ed ottenere contributi in più.