Alzarsi dal tavolo del ristorante per andare a pagare. Tirare fuori la carta di credito e digitare il PIN. E scoprire di non poter pagare perché la carta è bloccata. Sicuramente una esperienza traumatica questa, spiacevole ma non certo impossibile dal verificarsi. I rapporti bancari sono basati sui numeri. E quando i numeri non vanno, le conseguenze per i correntisti possono essere drastiche. Il conto corrente bloccato, compreso il bancomat e la carte di credito sono un evento in cui si imbattono molti italiani, soprattutto oggi con la grave crisi economica.
Basta un semplice errore per trovarsi con la carta di credito bloccata e il conto corrente congelato
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Il blocco di un conto corrente può essere deciso da una banca, ma in genere dopo provvedimento di un Tribunale. Conto corrente bloccato significa impossibilità ad utilizzare la carta di credito, gli assegni e qualsiasi altro strumento collegato al conto stesso. In pratica, viene meno l’accesso al proprio credito. Con conseguenze spesso gravi e imprevedibili. Basti pensare alle bollette domestiche con addebito diretto in conto corrente. Con il conto bloccato si ferma anche l’addebito diretto. Le bollette vanno in mora, con rischio distacco delle forniture.
La banca può congelare un conto corrente quando non ci sono fondi depositati e ci sono debiti verso soggetti terzi. Senza dubbio è il caso limite, dal momento che per sbloccare il conto occorre saldare tutti i debiti. Quanto il conto corrente è in rosso, cioè quando non ci sono più fondi e si diventa debitori verso terzi, la banca può bloccare qualsiasi tipo di operazione. Ciò significa che l’utente non potrà più usufruire della carta di credito, del bancomat e degli assegni. In questo caso, il conto corrente viene riattivato solo quando il cliente riesce a saldare tutti i debiti. Andare in rosso quindi, è assai pericoloso.
Pignoramento e antiriciclaggio sono altri casi di conto corrente congelato
Sempre per debiti, il conto corrente può essere fermato dalla banca con l’Agenzia delle Entrate che può pignorare le somme depositate. Basta un semplice errore per trovarsi con la carta bloccata ed il conto inutilizzabile, ma dietro possono esserci situazioni di indebitamento notevoli.
Il pignoramento del conto corrente infatti, avviene per chi ha tanti debiti. Prima del pignoramento vero e proprio si parte con il congelamento delle somme a copertura dei debito maggiorato del 50%.
Infine, se si violano le norme antiriciclaggio, non è raro trovarsi con bancomat, conto e carte bloccate. All’apertura del conto corrente il correntista deve adempiere alle norme antiriciclaggio. Deve compilare il questionario con tutti i dati sensibili. E deve produrre il documento di riconoscimento. Entro 60 giorni l’adempimento deve essere espletato, pena il blocco del conto corrente.